Valle Olona - 07 febbraio 2025, 17:56

Il presepe violato e la lettera che è una riflessione per tutti: «Noi genitori chiediamo scusa a Fagnano. Proviamo rabbia, frustrazione, delusione ma anche una speranza»

Il messaggio scritto dalla famiglia di uno dei ragazzi denunciati per il vandalismo e inviato al sindaco Marco Baroffio (che ha molto apprezzato): «Un gesto inaccettabile e pagherà ma non a calci, come molti vorrebbero. Non si educa al rispetto con la violenza»

Una lettera di scuse, carica di sofferenza, ma che porta anche una speranza. E che diventa un'occasione di riflessione per tutti

L'hanno mandata i genitori di uno dei due sedicenni denunciati per il vandalismo al presepe di Fagnano (LEGGI QUI), al sindaco Marco Baroffio. Che oggi l'ha letta durante il suo videomessaggio settimanale al paese. 

I genitori del ragazzo (ma anche l'altra famiglia si è scusata) raccontano di quanto si sentano mortificati per la ferita inferta alla comunità. I sentimenti che provano sono «un misto di rabbia, delusione, frustrazione, la sensazione di aver sbagliato tutto e poi paura: paura di non riuscire a trasmettere ai propri figli i principi fondamentali come il rispetto per gli altri... paura di non essere buoni genitori».

La ricerca di una motivazione si infrange, e non perché si voglia giustificare «questo gesto inaccettabile», viene precisato, ma ci si trova anche davanti «a un'età in cui l'incoscienza e l'istinto hanno la meglio sulla riflessione e sul buon senso». 

Pagherà l'adolescente per quello che ha fatto, ribadisce la famiglia, «ma non a calci come molti vorrebbero - dicono ancora - siamo convinti che non si possa educare al rispetto con la violenza». Sono ripetute le scuse a Fagnano da parte dei genitori e del ragazzo- «ci spiace che sia stata rovinata l'atmosfera natalizia«, ma anche alle associazioni di volontariato che si erano prodigate e alle forze dell'ordine (hanno indagato i carabinieri) «che hanno dovuto perdere il loro tempo prezioso e nonostante ciò non si sono limitate a compilare un verbale, ma ci hanno parlato con grande gentilezza e umanità». Aggiungendo: «Noi pensiamo che gli errori servano a crescere. E speriamo che questo spiacevole evento sia servito a diventare un po' più adulto. Abbiamo fiducia in questo».

Il sindaco Baroffio ha apprezzato molto «questo gesto importante... la giustizia fa il suo corso, ma bisogna prendere atto di questo gesto, perché molto spesso tendiamo a dare giudizi, e troppo affrettati, anche sui social - ha continuato - Dietro l'errore c'è una persona (e una famiglia)». La speranza espressa dal sindaco: che questa vicenda sia così chiusa, che «ciò non avvenga più e sia un insegnamento per i ragazzi in futuro»

Ma. Lu.