Verifiche raddoppiate in un anno in provincia da parte dell'Ispettorato territoriale del lavoro di Varese. Lo dicono i numeri diffusi dall'ente nello stilare un bilancio dell'attività svolta sul territorio nel corso del 2024.
In tutti le verifiche ispettive hanno sfiorato il migliaio, 931 per la precisione. Nel 2023 erano state "appena" 482, poco più della metà. Dei 931 controlli 578 sono stati di vigilanza ordinaria, mentre 353 di vigilanza tecnica.
Dagli esiti delle verifiche non sono mancate le denunce, anzi. L'anno da poco conclusosi ha visto ben 250 soggetti segnalati all'autorità giudiziaria, trenta in più rispetto al 2023, di cui 197 per violazioni prevenzionistiche. Capitolo lavoro irregolare: i lavoratori non in regola rilevati lo scorso anno sono stati 870 (erano 549 nel 2023), di cui 316 in nero, 95 per somministrazione irregolare, 76 riqualificazioni, 54 per orario di lavoro, 51 autotrasporti. Quindici i casi di caporalato riscontrati.
Parallelamente il recupero di imponibili non dichiarati ha superato i 3 milioni di euro, +174% rispetto al milione del 2023. Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, invece, si sono superati il 1.860.000 euro, circa un milione in più rispetto allo scorso anno.
I numeri confermano il grande impegno da parte dell'Ispettorato del lavoro nel contrasto a ogni forma di lavoro non regolamentato. Un fronte utile non solo a portare alla luce situazioni non in regola ma anche a promuovere una cultura della legalità e della sicurezza sul lavoro, concetti quando mai importanti in una società civile come ha sottolineato il direttore dell'ente, Alberto Gardina.