Cronaca | 05 febbraio 2025, 13:53

Crediti d'imposta falsi per bonus facciate e Superbonus 110%: la Guardia di Finanza di Milano sequestra 65 milioni di euro

Le indagini delle Fiamme Gialle e della Procura hanno portato alla luce un articolato meccanismo fraudolento perpetrato da una società milanese operante nel settore delle ristrutturazioni e delle costruzioni

Crediti d'imposta falsi per bonus facciate e Superbonus 110%: la Guardia di Finanza di Milano sequestra 65 milioni di euro

I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno sequestrato oltre 65 milioni di euro di crediti d’imposta inesistenti, di cui 57 milioni riconducibili al “bonus facciate” e circa 8 milioni risultanti da lavori di recupero edilizio assoggettati al “Superbonus 110%”, frutto di un articolato meccanismo fraudolento perpetrato da una società milanese operante nel settore degli interventi di ristrutturazione e delle costruzioni.

L’indagine, condotta dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, ha consentito di disarticolare un meccanismo illecito di frode finalizzato all’indebita creazione e monetizzazione di crediti d’imposta maturati nell’ambito delle misure di sostegno all’economia introdotte nel settore degli interventi di ristrutturazione e della riqualificazione energetica.

Dagli accertamenti esperiti è emerso che la società oggetto di indagine ha acquisito fraudolentemente crediti di imposta a fronte di lavori edilizi mai effettuati, benché fatturati alle parti committenti, successivamente trasferiti a favore di tre distinti intermediari finanziari realizzando ingenti profitti illeciti.

Le investigazioni hanno consentito di giungere a tre diversi interventi di sequestro disposti dal GIP di Milano su richiesta della Procura della Repubblica. Con un primo intervento sono stati sottoposti a sequestro titoli che la società oggetto di indagine aveva acquistato attraverso il reimpiego di circa 15 milioni di euro derivanti dalla monetizzazione di crediti d’imposta inesistenti. In un secondo intervento sono stati sequestrati crediti fiscali fittizi per circa 57 milioni di euro, ceduti dalla società ad alcuni intermediari finanziari.

Infine sono stati sequestrati ulteriori 8 milioni di euro di crediti inesistenti, ancora presenti nel cassetto fiscale della società indagata, evitando così che potessero essere monetizzati ovvero utilizzati attraverso l’istituto della compensazione.

Il contrasto alle frodi in materia di crediti è finalizzato a garantire la corretta destinazione delle ingenti risorse pubbliche stanziate per sostenere le famiglie e le imprese attraverso un’efficace ed integrata azione repressiva e preventiva, basata sulla constatazione delle indebite compensazioni, sul sequestro preventivo dei crediti d’imposta fittizi e sulla segnalazione per la sospensione delle deleghe di pagamento contenenti falsi crediti d’imposta.

 

C.S.

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