Territorio - 05 febbraio 2025, 16:09

Da Gallarate a Cardano troppi gatti svaniscono nel nulla. Tra sospetti e speranze

Il racconto di Anna Lucia Vicentelli. Mentre alcuni mici emergono a chilometri di distanza, la solidarietà dei cittadini e l'innovativa app MaoFisher cercano di dare una speranza ai proprietari

Mascherina e Chicco due mici spariti

Scomparsi, smarriti, rapiti e nei casi più fortunati, ritrovati a chilometri di distanza. Tra Gallarate e Cardano al Campo, più precisamente lungo la linea che va da Crenna, passando poi per Ronchi e Cuoricino sono troppi i gatti spariti nel nulla nel corso degli anni, racconta  Anna Lucia Vicentelli. La donna attualmente risiede a Crenna e si occupa di numerosi felini.

Nel 2023 il suo micio Mascherina non è tornato più a casa e un anno dopo in agosto è stata la volta di Tata, entrambi sterilizzati e microchippati. Inutili tutte la azioni messe in atto: post sui gruppi social della zona, segnalazioni alle forze dell’ordine, volantinaggio nel vicinato. Nessun avvistamento; a volte i volantini venivano addirittura rimossi e le segnalazioni ignorate. Un colpo al cuore di chi, come Anna si prodiga per il benessere degli animali e di chi non ha voce. La solidarietà però non è mancata da parte di chi, come lei, ha dovuto fare i conti con la perdita di un animale domestico e ancora spera di poterlo riabbracciare. Prima fra tutti Federica  che è alla disperata ricerca del suo Chicco, scomparso nel nulla a Cardano al Campo da aprile 2022.

Un caso che lascia sospettare la presenza di un ipotetico sequestratore è quello di Fiamma. Scomparsa sempre nel 2024 la micetta, microchippata e sterilizzata, è stata ritrovata a più di 5 km di distanza dalla casa della proprietaria. Qui la rete di contatti sviluppata da Vicentelli ha avuto riscontri positivi proprio perché, grazie ad una segnalazione, la micia è stata identificata e raggiunta dalla proprietaria che l’ha riportata a casa.

Ma è davvero possibile che un gatto si allontani così tanto dal proprio territorio di origine?

I gatti lasciati liberi di muoversi sul territorio tendono a sviluppare una forte territorialità. Sono in grado di orientarsi sfruttando punti di riferimento visivi e olfattivi. Tuttavia, possono essere attratti da cibo o ambienti accoglienti, allontanandosi più del previsto. Questo li espone a rischi quali investimenti stradali o scontri con animali selvatici.

Secondo esperti comportamentali, i gatti che vivono in semi-libertà hanno maggiore capacità di adattamento rispetto a quelli esclusivamente domestici. Tuttavia, durante il periodo invernale e in situazioni di pericolo, anche i più avventurosi possono avere difficoltà a tornare a casa.

Cosa fare in caso di furto o smarrimento di un animale domestico.

In caso di smarrimento di un gatto, è possibile seguire alcune procedure utili per aumentare le probabilità di ritrovamento. Se è dotato di microchip, è consigliabile avvisare l'Ats Insubria, che può aggiornare la banca dati regionale degli animali d'affezione. Un altro passo importante è contattare veterinari della zona e rifugi per animali, spesso i primi punti di riferimento per chi ritrova un gatto ferito o spaesato. Nel caso si sospetti un furto, è possibile sporgere denuncia alla Polizia Locale o ai Carabinieri. Infine, non va sottovalutata l’efficacia dei canali digitali, come gruppi social e piattaforme dedicate, che consentono di ampliare rapidamente la visibilità della segnalazione.

L’aiuto in più: MaoFisher, l’app che aiuta a ritrovare i gatti smarriti

Originaria di Gallarate, Maura Oliva ha ideato MaoFisher, un’applicazione gratuita che sfrutta un sistema avanzato di riconoscimento facciale basato sull’intelligenza artificiale per facilitare il ricongiungimento dei gatti smarriti con i loro proprietari. Inserendo foto e dati dei felini, l'app confronta automaticamente le segnalazioni presenti nel database, aumentando le possibilità di successo grazie alla partecipazione attiva degli utenti.

L'app offre un'interfaccia semplice e intuitiva per consentire sia la segnalazione di un gatto smarrito sia quella di un animale che sembra essersi perso. Una volta caricati i dati, il sistema effettua un confronto automatico tra profili compatibili e, se viene riconosciuto un gatto, è possibile contattare direttamente il proprietario tramite una funzione di chat integrata.

MaoFisher lavora su un database nazionale, consentendo il ritrovamento anche nel caso in cui il gatto sia finito lontano dalla città di origine. I profili rimangono sempre visibili e vengono controllati automaticamente durante ogni nuova ricerca, garantendo una presenza costante nell'archivio.

La partecipazione attiva di proprietari, associazioni, gattili e cittadini diventa fondamentale affinché l'app possa funzionare al meglio e offrire uno strumento utile a ritrovare gli amati felini smarriti.  

Alice Mometti