Gli obiettivi sono pressoché gli stessi annunciati in commissione dall’amministrazione comunale lo scorso novembre: riaprire la parte esterna della piscina Manara-Sartori per la stagione estiva e quella interna con l’inizio del nuovo anno scolastico (leggi qui). A ottobre, più precisamente, dice oggi il vicesindaco e assessore allo Sport Luca Folegani. Ma si tratta di un auspicio, non di una deadline perentoria: «Non è detto che non possa servire qualche giorno in più per dare ai fruitori un servizio migliore», si affretta a puntualizzare.
Non è tempo di annunci ufficiali. Ma la settimana appena iniziata potrà fornire qualche punto fermo in più. È stata infatti ultimata la due diligence affidata alla società Bms Progetti Srl al fine di avere una valutazione precisa degli interventi di manutenzione che sarà necessario effettuare nel poliplesso di via Manara.
A breve si terrà una riunione con la parte tecnica. L’assessore attende quel momento prima di dare dettagli e soprattutto numeri (anche perché la delega ai Lavori pubblici è in capo al sindaco Emanuele Antonelli). Di certo, per rimettere in sesto l’impianto servirà «una cifra importante».
«Sono già stati messi a bilancio 600mila euro dal capitolo delle opere pubbliche – ricorda Folegani –. Ma se il fine è realizzare un intervento risolutivo al 100 per cento così da avere una delle piscine migliori della zona, ci sarà da fare un’analisi completa sull’ammontare totale dei costi». Insomma, la manutenzione straordinaria richiederà molto probabilmente una somma superiore a quella preventivata.
Pochi giorni e se ne saprà di più. Per il momento, «gli obiettivi sono quelli che ci eravamo detti a novembre – spiega Folegani –. Riuscire ad aprire l’estivo e poi, per la parte interna, si punta a ottobre, ma non è detto che non possa servire qualche giorno in più per dare ai fruitori un servizio migliore».
La scelta non è stata quella di “tamponare” le criticità, ma di chiudere l’impianto per un periodo prolungato per poi restituire agli utenti e alle società sportive una piscina di cui tornare a essere orgogliosi. «Il nostro intento – conferma il vicesindaco – è quello di fare un intervento risolutivo di ogni problema, così da dare alla città una bella piscina. E questo può richiedere (e dico può, perché prima dobbiamo fare una riunione tecnica con i lavori pubblici, quindi l’affidamento dell’appalto) “un paio” di giorni in più».
Folegani ci tiene però a sottolineare due aspetti: innanzitutto, «nessun membro dell’amministrazione è rimasto con le mani in mano. Abbiamo lavorato per risolvere il problema fin da subito. Purtroppo si tratta di interventi importanti». Riuscendo anche a far sì che la Busto Pallanuoto potesse giocare al Bocconi Sport Center di Milano e non vicino a Torino, limitando i disagi.
Peraltro, l’impianto è gestito da Aquamore, la stessa società che alla Manara è subentrata a Forus dopo la rescissione del contratto. E l’altra precisazione di Folegani riguarda proprio Aquamore: «I rapporti sono buoni e da parte loro c’è la volontà di portare avanti il contratto di gestione», assicura Folegani. Non resta che attendere pochi giorni, con l’auspicio di saperne davvero di più.