Atleti, 140, impegnati per l’intera domenica su quattro campi, una decina di arbitri, un numero imprecisato di accompagnatori e amici, un messaggio: il sì alla donazione, di un organo, del sangue, del midollo osseo, fa la differenza. È risuonato forte e chiaro, tra il rumore delle schiacciate e le voci di giocatori e giocatrici, il messaggio di “Il volley per la vita”, seconda edizione.
Partite aperte dall’ingresso in campo coreografico di tutte le formazioni e dall’inno d’Italia, intonato dagli atleti schierati al fianco di Club Volley Italia, squadra composta da trapiantati, campionessa d’Europa a Lisbona.
Saluto dell’assessore e vicesindaco Luca Folegani, presente con i colleghi di Giunta Alessandro Albani e Mario Cislaghi, la presidente del Consiglio comunale, Laura Rogora, e i consiglieri Vincenzo Marra e Orazio Tallarida.
Maurizio Moscheni (Avis) ha ricordato i progetti ad ampio raggio portati avanti per diffondere nelle scuole e fra i giovani la cultura del dono, recentissima la presenza all’Ite Tosi. Maria Iannone, presidente Aido Busto Arsizio, reduce da una serata proprio a favore di Aido (e di Alzheimer Cafè) al teatro Fratello Sole con Lions Club Europa Cisalpino e Filodrammatica Paolo Ferrari, ha sottolineato il ruolo fondamentale svolto da informazione e sensibilizzazione. Con lei, la già vicepresidente nazionale Aido, Donata Colombo: «Abbiamo bisogno di tanti sì per salvare vite».
Boato e applausi per Roberto Zausio, di Pgs Aurora e Club Volley Italia trapiantati e dializzati (organizzatore dell’evento): «Come sapete, giriamo tutta Italia per diffondere il messaggio. E questa giornata è un sogno che si avvera. Grazie. Grazie a voi che ci siete, grazie ai donatori e grazie al mio donatore. Sono qui perché lui ha detto sì». Declinazione personale dello slogan scelto per la giornata: “Io sono qui perché qualcuno ha detto sì”. Giulia Torrese, responsabile della comunicazione per il Club, rivolta al pubblico sugli spalti: «Dire un sì sembra poca cosa, una cosa da niente. Ma la piccola azione di tante persone fa molto». Applausi.