Eventi | 01 febbraio 2025, 07:55

Alberto Lodoletti: «Io al pianoforte per la chiesa del Sacro Cuore. E ogni volta penso a mio papà»

Il concerto benefico del marnatese (ma anche un po' bustocco, visto che si è diplomato al liceo Crespi) per l'Inner Wheel si terrà martedì 4 febbraio al Teatro Fratello Sole di Busto Arsizio. I fondi raccolti saranno devoluti per il restauro della cappella di Sant’Antonio

Alberto Lodoletti: «Io al pianoforte per la chiesa del Sacro Cuore. E ogni volta penso a mio papà»

Un “recital pianistico” a scopo benefico per la chiesa del Sacro Cuore a Busto Arsizio. È quello che si svolgerà martedì 4 febbraio alle 21 al Cinema Teatro Fratello Sole di via D’Azeglio.

L’evento è organizzato dall’Inner Wheel club Busto, Gallarate, Legnano “Ticino” CARF. Il club fa parte dell’International Inner Wheel, una delle maggiori associazioni di volontariato femminile al mondo che conta quasi 110mila socie. Gli scopi principali dell’associazione sono promuovere l’amicizia, incoraggiare gli ideali di servizio individuale e favorire la comprensione internazionale.

Ad esibirsi sul palco sarà il maestro Alberto Lodoletti.

L’ingresso sarà a offerta libera: quanto raccolto verrà devoluto alla parrocchia del Sacro Cuore per il restauro della cappella di Sant’Antonio che si trova all’interno della chiesa del Sacro Cuore, conosciuta anche come chiesa dei Frati.

Alberto Lodoletti, classe 1979, oltre ad essere musicista, è anche farmacista. È marnatese, ma anche un po’ bustocco visto che ha conseguito la maturità classica al Liceo Daniele Crespi di Busto Arsizio (dove è nato). Diplomatosi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con il massimo dei voti, ha vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali e si è esibito ovunque nel mondo, dall’Europa all’America alla Cina.

In occasione del concerto di martedì l’artista proporrà la Sonata n. 14 in Do diesis minore “Al chiaro di luna” di Ludwig van Beethoven, il Sogno d’amore n. 3 in La bemolle e la Rapsodia ungherese n. 2 in Do diesis minore di Franz Liszt, la Ballata n. 1 in Sol minore, Op. 23 di Fryderyk Chopin, il Clair de Lune di Claude Debussy e la Rapsodia in blu di George Gershwin.

«Ho scelto pezzi molto famosi – afferma il maestro – si tratta di brani complicati da suonare, ma non da ascoltare». Il repertorio è quindi adatto a tutti i tipi di pubblico, neofiti compresi che sicuramente riconosceranno almeno alcune delle musiche che riempiranno il teatro. «Non c’è giorno in cui alla televisione, in una pubblicità, non si sentano ad esempio le note del Chiaro di Luna di Beethoven» spiega Lodoletti.

Non si può inoltre sottacere il fatto che all’interno dello stesso concerto il pubblico potrà ascoltare due rapsodie famosissime, la rapsodia ungherese di Liszt e la rapsodia in blu di Gershwin. Si tratta, come le definisce il pianista marnatese, di «una sfida tecnica e sportiva, complessa, che richiede tante energie». Tra l’altro per Lodoletti suonare questi brani sarà anche un omaggio al suo maestro, Raimondi Campisi, artista di fama internazionale attualmente a Milano, ma che per tanti anni ha vissuto a Busto Arsizio. «Campisi è uno dei più grandi esecutori della storia della Rapsodia in blu, – dichiara Lodoletti – io non la suonerò certo come lui, ma cercherò di fare del mio meglio».

L’invito del pianista è quello di portare anche i bambini ai concerti. «Se i genitori li stimolano in senso positivo, i bambini apprezzeranno. Per avvicinarli alla musica si può ad esempio parlare loro dei brani, del musicista, far notare come si muovono le mani sui tasti. Io se suono lo devo a mio padre: ho iniziato con il pianoforte a cinque anni grazie a lui».

Mario Lodoletti, uomo di scienza (era lo storico farmacista di Marnate) e di cultura (era appassionatissimo di musica e arte), è scomparso due anni fa. «Adesso ogni volta che faccio un concerto penso a lui» dice suo figlio.

Mariagiulia Porrello

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