«Il primo pensiero va a Raffaele e alla sua famiglia, ci teniamo a far sapere che lo staff e i calciatori tutti sono rimasti sconvolti da quello che è successo sabato», così mister Sala ha voluto aprire la prima conferenza stampa del post Colombo, dopo la sconfitta della sua Pro Patria con l’Albinoleffe per 1-2 (LEGGI QUI).
Poi l’analisi della partita: «Un primo tempo, che non è stato come quello che abbiamo chiesto alla squadra. Nel secondo tempo siamo riusciti a trovare un po’ più di palla. Si è vista la squadra in difficoltà a gestire le situazioni, sono stato molto chiaro con i miei giocatori: niente alibi, perché non ci portano ad avere un pensiero positivo».
Lui, che ha preso in mano la panchina della Pro Patria a metà stagione inoltrata, ha trovato la squadra «ben allenata, poi c’è la partita e durante la partita escono questi difetti». Ma non basta l’allenamento, i tigrotti hanno bisogno di una svolta a livello mentale, perché si vede in campo: «A questo punto devono parlare i fatti, dobbiamo intraprendere una strada diversa, una mentalità diversa e soprattutto lavorare tanto. Cattiveria, sana, agonistica. Non c’è spazio per la paura, ci vuole coraggio».
Sono 13 le giornate che hanno a disposizione lui, il suo staff e i suoi ragazzi per recuperare posizioni in classifica, con la zona salvezza a +9 e la zona playoff a +16: «Non è facile, il tempo è poco ma secondo me è sufficiente per arrivarci. Non bisogna di andare di gradino in gradino, ma due alla volta».