Si apre in provincia di Varese la stagione dei congressi comunali di Fratelli d’Italia. Trentasei i circoli al voto (quelli con meno di dieci iscritti sono stati accorpati). Busto Arsizio e Gallarate eleggeranno il nuovo presidente sabato primo marzo, Varese il giorno seguente. Si parte il 16 febbraio a Luino. Un percorso di forte democrazia interna del partito e di rafforzamento della volontà popolare sul territorio»: così il presidente provinciale di FdI Andrea Pellicini ha presentato l’appuntamento nel proprio ufficio in piazza Podestà a Varese. Con lui la sua vice Francesca Caruso e dirigenti locali ed esponenti del partito: Marco Colombo, Salvatore Marino e Francesco Carbone, Dario Frattini e Dario Sgarbi.
«Mi aspetto congressi il più possibile unitari – anticipa Pellicini –. Ma potrebbe essere interessante avere anche dei confronti».
Le date
Trentasei, dunque, i circoli – in alcuni casi accorpati – che andranno al voto. In quelli che hanno fino a venti iscritti, verrà eletto solo il presidente; da 21 ai cento anche quattro dirigenti candidati a cui se ne aggiungeranno due nominati dal presidente; sopra i cento, oltre al presidente ci saranno anche sei dirigenti eletti e quattro nominati.
Le candidature dovranno essere presentate almeno sette giorni prima della data dei congressi.
Si parte con l’appuntamento “pilota” di Luino e Valli domenica 16 febbraio a Palazzo Verbania. Chiuderanno questa fase i Comuni con oltre 50mila abitanti, dove i congressi sono stati indetti dal coordinamento regionale del partito. Nel capoluogo si terrà domenica 2 marzo, in mattinata. Il giorno prima toccherà a Gallarate (al mattino) e Busto, nel pomeriggio. Ancora da definire le “location”.
Il 20 febbraio al voto a Fagnano Olona, nel Sud Olona (Olgiate, Solbiate, Gorla Minore, Gorla Maggiore, Marnate) e a Cassano Magnago. Il 22 febbraio a Saronno. A marzo al voto in Valbossa e Somma Lombardo (il 5), a Lonate Pozzolo (insieme a Ferno, il 13), a Samarate il 15 e a Castellanza il 22.
«Un circolo di FdI in ogni Comune»
«È un momento importante – rimarca l’onorevole Pellicini –. Fino a oggi i presidenti dei Comuni sono stati scelti in accordo tra gli iscritti e spesso nominati dal coordinatore provinciale. Ora si riparte da un sistema elettorale e, dopo i presidenti provinciali, tocca a quelli dei Comuni. È un percorso di forte democrazia interna del partito e di rafforzamento della volontà popolare sul territorio».
Attualmente il principale partito italiano in provincia di Varese conta circa 1.200 iscritti. «Sono in costante crescita e l’obiettivo è superare i 1.500 nel 2025. E i presidenti eletti nei piccoli Comuni dovranno cercare di raggiungere le dieci tessere, così da diventare autonomi». Un altro obiettivo, indicato dal responsabile nazionale del dipartimento Organizzazione Giovanni Donzelli, è infatti arrivare ad «avere in ogni Comune d’Italia un circolo, una segreteria e un presidente».
Prima i congressi: «Mi aspetto e mi auguro siano il più possibile unitari, perché nella maggior parte dei circoli c’è grande collaborazione – conclude Pellicini –. Ma potrebbero essere interessanti anche dei congressi di confronto».