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Cultura | 31 gennaio 2025, 15:32

VIDEO. Hideout (Spaesamenti): la mostra collettiva di Spazio Plurale apre a Palazzo Cicogna

Dal 1° febbraio al 2 marzo, Palazzo Cicogna ospita il progetto artistico di Spazio Plurale che coinvolge sette artisti provenienti da diverse formazioni culturali. La mostra, che esplora temi di smarrimento e isolamento nell'era dei rapidi cambiamenti, invita il pubblico a riflettere sulla percezione della realtà attraverso opere che uniscono estetica e domande esistenziali. L'inaugurazione è fissata per il 1° febbraio alle ore 17.00.

VIDEO. Hideout (Spaesamenti): la mostra collettiva di Spazio Plurale apre a Palazzo Cicogna

Uno spazio per l’arte” ospita a Palazzo Marliani Cicogna, dal 1° febbraio al 2 marzo, il progetto artistico di Spazio Plurale, la mostra collettiva Hideout (Spaesamenti), che coinvolge gli artisti Vincenzo Zancana, Andrea Ciriminna, Paolo Treni, Brigitta Rossetti, Matteo Suffritti, Alex Sala e Pol Palli.

“Uno spazio libero, uno spazio aperto, uno spazio ‘per l’arte’, appunto, quello che si spalanca con l’arrivo del gruppo di artisti raccolti attorno a Spazio Plurale. Uno spazio dove va in scena una corale riflessione – artistica, ma anche, inevitabilmente, filosofica – sullo smarrimento dell’essere umano, in un’epoca di repentini e stranianti mutamenti, in un apparente (o reale) superamento dell’umano’ - commenta l’Assessore alla Cultura, Manuela Maffioli -. Si apre dunque con grandi domande esistenziali l’anno espositivo del progetto ‘Uno spazio per l’arte’, il contenitore che propone le mostre temporanee a Palazzo Marliani Cicogna. Un omaggio proprio all’arte, che queste domande pone e deve porre, che queste domande deve suscitare”.

La domanda che muove gli artisti è: come percepire la realtà oggi?

Una realtà fragile come un foglio di carta, ma alta come una cattedrale, spietata e ironica, umana e magica, doppia e silente, illusoria e vera, forse già morta e risorta oltremondo.

Hideout è uno spaesamento che gli artisti trasmettono evidenziando aspetti di isolamento e disagio, ma anche portando luce dove non si vede, lasciando intravedere alcuni processi interiori dietro le quinte, offrendo soprattutto uno slancio verso una creatività perduta in una realtà ingorda, che brucia tutto.

La risposta può essere un elemento che sostiene in un equilibrio instabile una striscia di terra, in Soutien (dormiente) di Vincenzo Zancana, che invita l’osservatore a indugiare sul significato della struttura, un oggetto d’arredamento predisposto ad accogliere oppure la trappola di un insetto insidioso.

L’incontro tra il buio e la luce, essenza liquida che diventa solida, forme antropomorfe che sbordano l’una nell’altra, creando una sensazione di smarrimento. Solitudini, di fronte alle quali sembra impossibile non interrogarsi su realtà di spazio e tempo sospese, nei lavori pittorici di Andrea Ciriminna.

Luci, ombre e riflessi che si fondono, diventano un gioco dinamico in Paolo Treni, dove ciò che conta è la percezione delle opere, sempre diversa, sulla quale influisce anche il riflesso dell’osservatore.

Con Brigitta Rossetti si percorrono sdoppiamenti visivi e metaforici, luoghi fatiscenti che non esistono più, fino ad entrare in parti rimpicciolite di un comodino. Spaesamenti che fanno luce su aspetti del corpo, realtà sociali e luoghi della psiche. La negazione del centro sembra essere il tema principale in Matteo Suffritti, la superficie centrale sia che sia bianca, o costituita da finestre - oblò della coscienza -, esclude la possibilità di concentrarsi su un soggetto. Quale sarà la giusta inquadratura?

Riuscire a guardare in faccia la mancanza di senso della vita, tra le tante domande di Friedrich Nietzsche, attraverso le figure viventi di Marco Rossi, identità negate, informi, svuotate, altre fluttuanti e in divenire, rappresentato forse il percorso intricato ed eccitante dell’“artista” e di ognuno di noi.

Autoritratti, di Alex Sala, tra strade non percorse, cartoline interiori, elementi organici che nella plasticità evocano il peso e la profondità dei vissuti, tra smarrimento e lucidità, ironia e dolore.

Un’orchestra di suoni, frammenti, sedimenti, asincronie armoniche e riverberi catatonici si diluiscono nell’ambiente senza vedere gli strumenti sonori costruiti da Pol Palli nel suo laboratorio. Un’immagine restituirà la profondità dell’interazione dell’artista con il suo manufatto?”

Spazio Plurale è una realtà fisica e virtuale, nata nel 2021 a Piacenza e gestita solo da artisti di diversa origine e formazione culturale. L’obiettivo del gruppo, che di volta in volta si arricchisce di nuove collaborazioni, è creare un progetto su temi socioculturali che gli artisti propongono o sentono di approfondire con urgenza nella loro pluralità, utilizzando diverse tecniche artistiche e coinvolgendo il territorio.

CIVICHE RACCOLTE D’ARTE PALAZZO MARLIANI CICOGNA

Piazza Vittorio Emanuele II, 3 – Busto Arsizio (VA)

Inaugurazione

1 febbraio, ore 17.00

 

Orari di apertura

da martedì a giovedì 14.30 – 18.00

Venerdì 9.30 – 13.00 e 14.30 -18.00

Sabato 14.30 – 18.30

Domenica 15.00 – 18.30

Ingresso gratuito

Incluso in Abbonamento Musei Lombardia / Valle d’Aosta

c. s.

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