Tradizione, convivialità e identità bustocca: questi gli ingredienti della serata speciale organizzata dal Magistero dei Bruscitti in occasione della Giöbia 2025 (LEGGI QUI) al Museo del Tessile di Busto. Quest’anno l’evento è stato arricchito da un importante compleanno: nato nel 1975 il Magistero spegne ben 50 candeline, dieci lustri di attività. La serata ha visto riunirsi i membri del sodalizio in un appuntamento che, come ogni anno, rappresenta un momento di forte legame con le radici culturali della città. Almeno 150 i partecipanti, riuniti attorno a tavoli rotondi allestiti in una delle sale del tessile.
Cena e intronizzazione dei nuovi soci
Protagonista indiscusso della serata è stato, naturalmente, uno dei piatti simbolo della tradizione gastronomica bustocca: il risotto allo zafferano con la luganega (LEGGI QUI). Ma prima di gustare il tradizionale piatto, anche un antipasto con cotechino, pancetta cotta alla brace, nido di lenticchie e di purè hanno “ingrassato” la serata. Che è proseguita con i “mundaghini con patate al forno” e il gelato dell’Ernani. Una cena curata nei minimi dettagli, con ricette selezionate che hanno deliziato i presenti, confermando ancora una volta l’importanza della cucina nella valorizzazione dell’identità locale.
Oltre al piacere della buona tavola, la serata è stata arricchita dalla solenne cerimonia di intronizzazione dei nuovi soci. Alessandra Baratelli, Luca Beretta, Carlo Bevilacqua, Ludovico Brazzelli, Diego Colombo, Marco Franchin, Lionello Pistolesi sono entrati ufficialmente a far parte del Magistero, vestendo il collare biancorosso, pronunciando il tradizionale giuramento di adesione e ricevendo il caloroso benvenuto della confraternita. I soci presenti hanno indossato la consueta toga, simbolo di appartenenza al sodalizio, sottolineando la solennità del momento.
Un legame che si rinnova ogni anno
Soddisfatto della riuscita della serata il maestro Edoardo Toia, che ha commentato: «È sempre bello dare il benvenuto a nuovi soci e vivere insieme questa occasione così significativa. La Gioeubia rappresenta per noi un momento di ritrovo e di rinnovo delle tradizioni locali bustocche ed è fondamentale continuare a tramandarle alle nuove generazioni. Quest’anno poi si apre l’anno delle feste con tante iniziative, prima tra tutte la pubblicazione di un libro sulla cucina e la storia di Busto, scritto da Angelo Grampa, figlio del fondatore Bruno. Inoltre in ottobre la città sarà meta del raduno nazionale».
Per rimarcare i dieci lustri, ci ha pensato Silvia Rabolini che ha preparato la Gioeubia: quest’anno i fantocci erano due, uno che rappresentava la Giöbia vecchia, l’altro in culla, a testimoniare appunto l’importante anniversario.
Il Magistero dei Bruscitti, con il suo impegno costante, continua così a custodire e valorizzare un pezzo fondamentale della storia e della cultura di Busto Arsizio, unendo passione per la cucina, spirito di aggregazione e rispetto per le radici della città.
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