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Economia | 30 gennaio 2025, 18:46

Crisi Beko, si va verso un nuovo piano industriale per tutti gli stabilimenti italiani

Passo in avanti oggi alla riunione del tavolo al Ministero, preceduto dalla manifestazione dei lavoratori. L'azienda turca ha accettato la richiesta del ministro Urso e dei sindacati ma occorre fare presto. Verrà presentato un nuovo piano: per Cassinetta ribadita la necessità di ridurre i costi. Nuova riunione tra febbraio e marzo

Crisi Beko, si va verso un nuovo piano industriale per tutti gli stabilimenti italiani

Un nuovo piano industriale per Beko: la richiesta avanzata dai sindacati e dal governo al tavolo convocato per oggi pomeriggio a Roma nelle sede del Ministero delle Imprese e anticipata dallo sciopero e della manifestazione dei lavoratori, ha ricevuto una risposta dalla multinazionale.

Il ministro Adolfo Urso che ha aperto la riunione ha auspicato una soluzione per evitare i licenziamenti e mantenere l'occupazione, valorizzando il sistema produttivo italiano, ribadendo l'utilizzo della golden power. La richiesta esplicita del Governo, che si impegna a mettere in campo tutti gli strumenti possibili, è quella di un nuovo piano industriale per l'Italia di Beko che metta sul tavolo investimenti per 300 milioni di euro.

I rappresentanti delle Regioni hanno appoggiato le proposte del ministro Urso, in attesa di ascoltare la posizione della multinazionale turca. 

I dirigenti di Beko presenti hanno ricordato le enormi difficoltà del mercato dell'elettrodomestico ma anche il fatto che l'Italia sia considerato un Paese strategico sia per la produzione del settore del "caldo", sia per la refrigerazione a incasso sia per la ricerca e sviluppo, pronti ad aumentare a 300 milioni di euro la quota destinata agli investimenti. 

A Cassinetta si potranno realizzare miglioramenti se si ridurranno costi fissi con la riduzione del personale e anche l'utilizzo di ammortizzatori sociali per continuare a rimanere competitivi. 

I sindacati hanno chiesto maggiore chiarezza a Beko e ribadito la necessità di un piano industriale serio prima di parlare di ammortizzatori sociali. Bene investimenti per 300 milioni di euro.

Incalzata anche dal ministro Urso, l'azienda si è detta pronta a presentare un nuovo piano industriale per sostenere Beko in Italia senza perdere altri soldi: il piano sarà per tutti i siti e saranno necessari ammortizzatori sociali. Il dialogo resta aperto senza procedure di licenziamento ma serve fare in fretta. 

Il fattore tempo è decisivo, il ministro Urso ha auspicato un nuovo incontro tra le parti entro febbraio marzo 

 

 

 

 

M. Fon.

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