Valle Olona - 30 gennaio 2025, 22:00

FOTO E VIDEO. La Valle Olona nel falò mette arte e cuore. E la Giöbia la ripaga

Meritato successo per i fantocci che hanno punteggiato e acceso la Valle. Festa per tutti, complimenti ai tanti volontari che custodiscono la tradizione e la rilanciano di anno in anno, con talento e impegno

Il rogo di Solbiate

Valle Olona illuminata dalle giöbie, questa sera, con una carrellata di fantocci particolarmente riusciti. Non solo per come hanno squarciato il buio dell'ultimo giovedì di gennaio ma anche per la qualità estetica raggiunta in tanti casi dai loro creatori. Un bel modo per rilanciare la tradizione e chiamare a raccolta le comunità (i video comune per comune, foto in fondo). 

A Solbiate Olona

«L'intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante. È quella normale che scarseggia». Questo il messaggio della Giöbia di Solbiate Olona, che ha visto affiancati nell'area feste di via San Vito due enormi fantocci, uno a forma di robot e uno con le sembianze di una vecchietta che sorseggia del tè caldo (e la tazza fumava davvero). L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco con i MastrArtisti, artefici della creazione grande e coloratissima, di notevole fattura. Non senza la collaborazione degli Alpini, della Protezione civile e il patrocinio del Comune. I bambini hanno potuto bruciare i loro bigliettini e hanno ricevuto caramelle in regalo. Oltre ad assistere al grande falò, il pubblico ha avuto la possibilità di rifocillarsi con piatti tipici e non solo: risotto e luganega, salamelle, hot dog, patatine, chiacchiere, vin brulè, tè e cioccolata calda.

A Marnate

Marnate ha ritrovato la sua Giöbia, realizzata e organizzata dalla Pro Loco, in collaborazione con la Protezione Civile. Il rogo si è svolto questa sera, con i bambini invitati a portare un legnetto con un desiderio da bruciare nel falò. In piazza Sant'Ilario sono stati offerti vin brulé e cioccolata calda. Tanta gente, tanti bambini e la tradizione è stata rispettata, con il rogo che ha fatto “fatica” ad accendersi (anche il sindaco Marco Scazzosi ha collaborato ad innescare la pira) ma poi le lingue di fiamme si sono stagliate alte e dritte nel cielo. Sarà stato un buon presagio per il futuro dell'anno?

A Castellanza

A presentare il fantoccio di Castellanza alle tantissime persone che si sono riunite intorno al parcheggio vicino al comune quest’anno è stata un’ospite d’eccezione, la Giöbia del 2025 che ha voluto far tappa in città per augurare il meglio a chi vi abita. «Io non devo bruciare quest’anno – ha sottolineato – ma l’anno prossimo, se farò la cattivella come quella del 2024 sarete autorizzati. Io cercherò di fare il possibile perché abbiate un anno più gentile e più carino, ho bisogno però anche del vostro aiuto; ricordatevi sempre, fiducia e speranza. Adesso bruciate questa bestiaccia che non ha fatto grandemente il suo dovere».
Una cosa positiva la Giöbia del 2024, realizzata dal Rione In Sü con il Gruppo Alpini, l’ha fatta, il fuoco del falò, infatti, è salito dritto nel cielo, preannunciando un anno ricco di gioia e felicità per tutti.

A Gorla Minore

Anche a Gorla Minore il fantoccio preparato dal Gruppo Alpini ha voluto augurare un vero e proprio messaggio di speranza ai propri concittadini.
Ricordando che quest’anno è “L’anno della Speranza”, infatti, la Giöbia ha deciso di portare con sé, grazie al suo falò, tutte le cose negative dei dodici mesi passati, per fare in modo che ai chi abita in paese resti solo il meglio per il futuro.
Come sempre, poi, moltissimi bambini hanno voluto gettare nella catasta un legnetto molto speciale, sul quale hanno scritto il loro più grande desiderio, destinato a realizzarsi nei prossimi mesi.

A Gorla Maggiore

Il tradizionale falò della “vecchia” che allontana i mali dell'inverno - un rito che calza a pennello per il tema scelto quest'anno dagli organizzatori gorlesi - è tornato protagonista in piazza Martiri della Libertà. Dalle 19:30 è stato attivo uno stand gastronomico con polenta e bruscitti, crepes, tè e vin brulé. L'evento è stato organizzato dalla Pro Giovani, con le note del Corpo Musicale Santa Cecilia che hanno fatto da sfondo alla festa e al rogo della Giöbia.
Ad accendere il tradizionale falò sono stati i membri dell'associazione “Un naso rosso per sognare” che si occupa di clownterapia e di far sorridere i piccoli ricoverati in ospedale, e gli organizzatori hanno invitato tutti a deporre vecchie ricette mediche e scatole vuote di farmaci nella grande cassa in acciaio che ha contenuto il fantoccio da ardere. Quest'anno, infatti, la Giöbia di Gorla Maggiore ha voluto esorcizzare la malattia attraverso il rito del fuoco.
Il fantoccio, creato dall'associazione Pro Giovani, è stato spettacolare e benaugurante: alto quasi quattro metri, ha rappresentato una donna in camice da paziente che ha allontanato la malattia, la tristezza e la solitudine con il sorriso e un gesto scaramantico.

A Olgiate

A mantenere viva la tradizione della Giöbia a Olgiate sono stati i bimbi della scuola dell’infanzia San Giovanni Bosco del Gerbone, che hanno voluto realizzare per l’occasione un fantoccio molto speciale.
A bruciare, nell’ambito della festa patronale che durerà sino al 3 febbraio, è stata infatti la signora Maleducazione, una vecchia triste e sola che con le sue parole sgarbate allontana tutti e ferisce chi le sta intorno.
La dolcezza e l’educazione dei bimbi della scuola olgiatese, però, hanno fatto un vero e proprio miracolo, e dalle ceneri del fantoccio scorbutico è così rinata miss Gentilezza, che domani farà bella mostra di sé nello spiazzo di fronte alla chiesa del Gerbone, per ricordare a tutti come un sorriso e una parola gentile possano fare la differenza.

Articolo in aggiornamento

Solbiate

Solbiate

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Marnate

Marnate

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Castellanza

Castellanza

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Gorla Minore

Gorla Minore

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Gorla Maggiore

Gorla Maggiore

Gorla Maggiore

Gorla Maggiore

Loretta Girola, Alessio Murace e Mariagiulia Porrello