Economia - 30 gennaio 2025, 20:26

Il futuro di Beko nelle parole dell'azienda, dei sindacati e delle istituzioni locali: il dialogo continua, spiragli anche per Cassinetta

Al termine dell'incontro di oggi pomeriggio al ministero delle Imprese arrivano le posizioni ufficiali della multinazionale turca: «Individuare soluzioni sostenibili, valutati investimenti in Italia per 300 milioni di euro». Fim, Fiom, Uilm, Uglm: «Disponibilità aziendali generiche». Magrini, Galimberti, Porotti: «Rendere stabile il futuro di Cassinetta»

La manifestazione dei lavoratori Beko a Roma

Al termine della riunione del tavolo sulla vertenza Beko che si è tenuta nel pomeriggio di oggi a Roma (LEGGI QUI) arrivano le dichiarazioni ufficiali della multinazionale turca, dei sindacati dei metalmeccanici e delle istituzioni locali. 

Il comunicato di Beko Europe:

L'azienda, nel corso dell'incontro ha ulteriormente ribadito che il piano di trasformazione nasce da un'approfondita analisi del contesto strutturale italiano ed europeo, ed è quindi essenziale per raggiungere un assetto economicamente e finanziariamente sostenibile nel medio-lungo periodo in Italia.

Nel corso della riunione Beko Europe ha condiviso un aggiornamento del piano già presentato lo scorso 20 novembre. Nello specifico, l'azienda sta valutando un investimento di circa 300 milioni di euro - di cui un terzo sarà destinato alla Ricerca e Sviluppo - in funzione di ulteriori discussioni e della stabilità delle proprie attività in Italia.

L'azienda ha confermato che in Italia saranno basati importanti centri di Ricerca e Sviluppo, quali il Centro Globale del Design Industriale di Beko ed il centro globale per la categoria Cooking. È stato inoltre riconfermato che in Italia saranno basati i centri decisionali europei chiave per le funzioni strategiche, tra cui risorse umane, marketing, supply chain e Information Technology. 

Le attività di Consumer Care, il Centro europeo per le parti di ricambio e centro di ricondizionamento degli elettrodomestici usati continueranno a operare dall'Italia. È stata altresì riconfermata la strategicità della presenza produttiva nel paese, concentrandosi primariamente sulla cottura e sulla refrigerazione da incasso.

L'azienda ha ribadito la necessità di continuare nel percorso di efficientamento delle strutture italiane al fine di poter ulteriormente ridurre i costi fissi secondo il piano presentato. Beko Europe conferma disponibilità a valutare ulteriori aspetti del piano, che potranno essere compiutamente analizzati una volta emersa chiarezza sulla disponibilità degli strumenti di accompagnamento per i lavoratori e in base capacità dell'azienda di poter ridurre il livello dei costi fissi.

Beko Europe ribadisce il proprio impegno a continuare le interlocuzioni con Governo, Parti Sociali e Istituzioni locali nello spirito di miglior collaborazione possibile, al fine di individuare in modo collaborativo soluzioni concrete che rendano la produzione e le attività che resteranno in Italia ed in Europa sostenibili nel lungo periodo.

Le dichiarazioni del presidente della Provincia di Varese Marco Magrini, del sindaco di Varese Davide Galimberti e del sindaco di Biandronno Massimo Porotti che hanno partecipato oggi a Roma al tavolo sulla vertenza Beko Cassinetta:

È stato un incontro proficuo in cui l’azienda ha dichiarato di volere proseguire negli investimenti in Italia, e quindi a Cassinetta, senza alcuna procedura di licenziamento al momento. La volontà di riaprire la concertazione da parte dell'azienda - spiegano gli esponenti locali oggi da Roma - è frutto del lavoro  di squadra fatto in questi mesi da tutte le realtà e le istituzioni della nostra provincia, e della grande qualità del lavoro e della produzione portata avanti dai lavoratori di Cassinetta. Ora dobbiamo continuare il tavolo tra le istituzioni, associazioni di categoria e sindacali, insieme all’azienda, contribuire a costruire un piano industriale concreto e sicuro per il nostro territorio e che renda stabile il futuro di Cassinetta e la storia che rappresenta.

Il comunicato dei sindacati di categoria nazionali dei metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Uglm Ugl: 

La disponibilità di Beko a iniziare un confronto su un nuovo piano industriale, senza aprire la paventata procedura di chiusura e di licenziamento, costituisce il presupposto minimo per iniziare una trattativa. Tuttavia le disponibilità aziendali sono ancora estremamente generiche.

Beko ha parlato di un piano di investimenti più cospicuo pari a 300 milioni di euro, ha fatto intravedere la possibilità di non chiudere Comunanza e di prevedere un percorso di tre anni per Siena, dove comunque ribadisce la volontà di cessare la produzione.

Grazie alla lotta dei lavoratori, Governo e istituzioni locali hanno offerto il loro sostegno a supportare gli investimenti e ad acquistare l’immobile di Siena, garantendone la destinazione industriale.

Rivendichiamo che tutte queste prese di posizione si traducano in proposte concrete già nel prossimo incontro previsto per il 10 febbraio.

Finché non sarà garantita la continuità produttiva e occupazionale per tutti i 4.400 lavoratori italiani, continua non solo il confronto ma anche la lotta.

 

Redazione