Sport - 29 gennaio 2025, 16:13

“Tiro Libero”: il calcio che vince alla grande nella Casa Circondariale di Busto

Il 26 gennaio ha preso il via il torneo “Tiro Libero”, una competizione storica che coinvolge la squadra della Casa Circondariale di Busto e altre quattro società del CSI Varese. Dopo un anno di allenamenti e amichevoli, i detenuti hanno affrontato la loro prima sfida ufficiale, con una vittoria schiacciante contro OSGB Oggiona. Un progetto che non solo promuove lo sport, ma rappresenta una vera opportunità di riscatto e crescita per tutti i partecipanti

Una foto dei ragazzi dell'Oggiona con l'arbitro Bernardo del Csi Varese

Da oltre un anno, il CSI Varese è impegnato in un progetto che va ben oltre il semplice sport: una splendida iniziativa all’interno della Casa Circondariale di Busto Arsizio, che sta trasformando le vite di chi ne è coinvolto. Grazie al lavoro dell'allenatore Gian Marco Duina, è nata una vera e propria squadra di detenuti che, dopo una serie di allenamenti, ha cominciato a partecipare a diverse amichevoli con formazioni del campionato di calcio a 7 open.

«Le nostre società hanno dimostrato, ancora una volta, di essere all’altezza di un compito che non è certo semplice. Da ottobre di due anni fa, abbiamo già disputato circa dieci amichevoli. Lavorare in carcere presenta sfide burocratiche e logistiche non indifferenti: è uno degli ambienti più complessi in cui fare sport. Tuttavia, i risultati sono stati straordinari, non solo sotto il profilo organizzativo, ma soprattutto umano. Proprio per questo, abbiamo deciso di fare un passo ulteriore», dichiara il presidente del CSI Varese, Diego Peri.

E il passo successivo è stato ambizioso: il 26 gennaio 2025 è andata in scena la prima partita ufficiale del torneo “Tiro Libero”, un evento che segna un traguardo storico.

La squadra della Casa Circondariale di Busto Arsizio affronterà altre quattro società CSI, dando vita alla prima competizione agonistica all’interno della struttura penitenziaria. San Paolo Sciarè, OSGB Oggiona, Real Busto e San Giorgio 1998 hanno aderito con entusiasmo al progetto, diventando i primi avversari ufficiali di questa squadra speciale.

Il fascino di questo torneo non risiede solo nella competizione sportiva, ma nella forza che ogni partecipante porta con sé. Tra le mura del carcere, la voglia di giocare è immensa e il talento in campo è straordinario.

La prima partita del 26 gennaio ha visto trionfare la squadra “di casa” con un netto 7-2 contro OSGB Oggiona.

«Crediamo fortemente in questo progetto», conclude Peri. «La risposta dei tesserati è stata incredibile, e questi momenti arricchiscono tutti i partecipanti. Il nostro obiettivo ora è ampliare il torneo e coinvolgere ancora più società».

Ogni partita, ogni allenamento è un passo verso un futuro migliore, per tutti.

A. M.


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