Di ritorno da un weekend di eventi a Busto, passare in piazza Vittorio Emanuele riserva poche sorprese. Purtroppo. Un sobbalzo, solo perché sta sfrecciando un monopattino che saltella su un tratto di pavimentazione rotta nel quasi deserto. Quel rumore riporta all'amara realtà di cui le mattonelle sono solo ambasciatrici: per questa piazza nel cuore della città la rinascita è dura, durissima.
Pochi giorni fa, all'annuncio dell'esito delle manifestazioni natalizie (LEGGI QUI) lo stesso sindaco Emanuele Antonelli non ha nascosto la delusione per lo slancio mancato durante le festività. Il centro splendeva e richiamava gente: qui i bambini potevano lasciarsi trasportare a Rovaniemi, il paese del Natale, e l'incantesimo era assicurato. La realtà, tuttavia, qui è sempre in agguato una volta spente le luci di quella magia: poche persone e frequentazioni che fanno percepire l'insicurezza.
Ci si arrende? No. A livello di manifestazioni, qui il Comune con i commercianti e le associazioni organizzeranno la risottata, meteo permettendo, giovedì sera dopo i falò in piazza Santa Maria (LEGGI QUI), ma questo lampo non basta a produrre luce duratura.
La pavimentazione a più riprese sistemata e poi di nuovo sbriciolata rappresenta un problema, un brutto biglietto da visita: ma in questo contesto è arduo afferrare il bandolo della matassa e ridare vita alla piazza. Una piazza tra l'altro meravigliosa come assetto originario e su cui si affaccia Palazzo Cicogna. Rimetterci mano in modo duraturo è fondamentale: le vie fresche di rinascita (Cavallotti, Porta o Bramante) possono dare un segnale, sia in termini di pavimentazione sia di altri tocchi che invitano a passeggiare.