Scuola | 27 gennaio 2025, 17:49

FOTO. Giornata della Memoria al “Verri”, allestimenti in tutte le sedi

Riflessioni che richiamano le pietre d'inciampo, montagne di scarpe e occhiali, scale con frasi significative in via Torino. Muro del ricordo, installazione con materiale riciclato ina via Toce e sagome in via Azimonti. Iniziative anche enogastronomiche

FOTO. Giornata della Memoria al “Verri”, allestimenti in tutte le sedi

È stata una giornata molto sentita quella della memoria nelle scuole cittadine. In particolare gli studenti del Verri si sono dati da fare in molteplici attività. A partire dalle 10.30 quando in tutte le sedi dell'istituto, compresa quella carceraria, è suonata la campanella cui è seguito un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime: «Un gesto, un forte segnale di unità scolastica per gridare nel silenzio “Io non dimentico"– ha spiegato la dirigente Maria Cristina Cesarano - affinché sia custodita la memoria e si condanni ogni forma di intolleranza, odio e discriminazione. Il minuto di silenzio per le classi del serale si è tenuto alle 19:30». 

Dopo questo primo momento è stata letta la poesia “C’è un paio di scarpette rosse” di Joyce Lussu e inoltre, è stato proposto l’ascolto della “Ninna Nanna carezza”. A seguire, in ciascuna aula, i docenti in orario insieme agli alunni, hanno avviato un momento di riflessione.

«L’obiettivo di questi momenti è sempre quello di non dimenticare e mantenere sempre viva, nelle nuove generazioni, la memoria di quanto accaduto, promuovendo e coltivando nei nostri studenti e nelle nostre studentesse uno spirito di confronto, di solidarietà e di collaborazione, stimolando al contempo una coscienza civile e morale, prosegue la dirigente. 

Questo è il momento, alla luce degli eventi che costantemente riportano l’attenzione al tema dell’antisemitismo, per fermarci e ricordare».  

Ogni docente, all’interno delle proprie classi, ha proposto attività adeguate all’età degli studenti e delle studentesse, che saranno, in seguito, pubblicate e valorizzate all’interno di un padlet, diffuso tramite circolare interna, il quale raccoglie anche i lavori prodotti negli anni scorsi (https://padlet.com/amigda82/per-non-dimenticare-27-gennaio-2025-aneqg6oaulncb8ax)  e in spazi dedicati allestiti appositamente negli atrii delle nostre sedi.

Le attività sono state coordinate della Commissione di Educazione Civica, in particolare dalle docenti Rosanna Vanessa Finocchiaro, Gaetana Battaglia, Immacolata Ciaramella e Valentina Magni, con il prezioso supporto della Dirigente, la dott.ssa Maria Cristina Cesarano, dei docenti e dei referenti per i tre plessi, sia per i corsi diurni che serali.

In questi ultimi giorni gli alunni delle classi, seguiti dai docenti, si sono impegnati per la realizzazione e l’allestimento delle tre sedi, di seguito la spiegazione dei lavori realizzati.

Sede di via Torino

La sede è stata allestita con un grande muro-cartellone contenente le riflessioni degli studenti, scritte su post-it gialli che richiamano le Pietre d’inciampo. Qui, inoltre, è stata allestita una postazione con una montagna di scarpe e occhiali, oggetti simbolici che evocano la memoria dei campi di sterminio e successivamente i ragazzi e le ragazze hanno decorato la scala con frasi in ricordo del periodo più buio della nostra storia.

A cura del Dipartimento enogastronomico, è stato progettato un intervento dedicato che prevede la realizzazione di una mise en place realizzata dai ragazzi di 3PA dei servizi di sala e vendita con la collaborazione degli alunni della classe 4RA dell’indirizzo di accoglienza turistica che hanno realizzato dei segnaposti a tema.

Inoltre, la classe 3PA dei servizi di sala e vendita ha affisso su pannelli di plexiglass delle farfalle gialle, simbolo di speranza e di libertà durante la prigionia nei campi, evocata da Pavel Friedmann, un giovane ebreo deportato, in una sua nota poesia. Le farfalle sono accompagnate da file di papaveri rossi, fiore simbolo della resistenza, il cui colore richiama il sangue versato dalle vittime innocenti. Il papavero, che nasce, cresce e resiste anche alle condizioni atmosferiche più avverse, diventa la metafora del destino di molti deportati, che, con grande tenacia e una speranza sempre viva, hanno affrontato l’oscuro abisso della morte, sognando di possedere delle ali per poter volare oltre il filo spinato ed essere finalmente liberi, come farfalle in un cielo azzurro.

In ogni farfalla e stella hanno scritto un loro personale significativo e originale pensiero.

Inoltre gli studenti si sono industriati nella preparazione e rappresentazione del pane azzimo, realizzato dai ragazzi della classe 1AC dell’indirizzo enogastronomia cucina. Poi è stato realizzato un cocktail dai ragazzi di 5PA dei servizi di sala e vendita, ispirati e nel rispetto della memoria storica. 

L’iniziativa, creativa e fortemente empatica, ripropone in parte un’attività che ha già suscitato grande apprezzamenti in passato, nell’ambito delle manifestazioni organizzate dal Comune di Busto Arsizio, all’interno del progetto “La storia di appartiene”. 

Sede di via Toce

Le classi del biennio dei Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale hanno ricreato in maniera personalizzata il “Muro del ricordo”, un progetto di Yad Vashem, in Memoria della Shoah, con l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo e far sì che ognuno possa continuare, in qualche modo, a far rivivere coloro che hanno perso la vita durante uno dei periodi più tristi e drammatici della nostra storia. 

Le classi hanno anche realizzato un’installazione con materiale di riciclo che rappresenta il destino crudele che è toccato a molte, anzi troppe, persone. Gli oggetti utilizzati simboleggiano la vita quotidiana, attraverso semplici effetti personali come una valigia e dei vestiti sottratti alle vittime destinate alle camere a gas, e poi riciclati dai nazisti per i propri scopi. 

Lo spago, che avvolge la scena realizzata dai ragazzi come una ragnatela, rappresenta il filo spinato, mentre la sagoma di un bambino è dedicata a tutti gli angeli volati in cielo, proprio come le farfalle gialle, rappresentazione della libertà. Infine, i ragazzi e le ragazze hanno decorato la scala con frasi in ricordo del periodo più buio della nostra storia, per "Non dimenticare mai".

Sede di via Azimonti

Le classi del triennio dei Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale (3V-3U- 4V-4U-5U- 5S) hanno realizzato delle sagome rappresentanti una famiglia che segue i binari che li conducono al campo di concentramento. Sulle scale sono stati posizionati alcuni prigionieri, con il numero identificativo. Sulle porte sono state affisse stelle gialle contenenti i nomi di uomini, donne e bambini sterminati. In alto è stato creato uno striscione con delle farfalle e il filo spinato. 

Invece, gli alunni della classe 5A del settore commerciale, ha realizzato dei bellissimi cartelloni: ognuno ha dato il suo contributo per il compimento del progetto.

L.Vig.

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