Sfogliare un anno e la storia, viaggiare attraverso i personaggi di Busto Arsizio da riscoprire, i cognomi bustocchi nel corso dei 600 anni, il percorso della stazione Centrale che dura da un secolo. Ma è doveroso anche fermarsi a dire grazie a più di una persona.
È ricca anche questa edizione 2024 dell'Almanacco della Famiglia Bustocca.
«È trascorso un anno - osserva la Regiù Mariella Toia - ma ancora le guerre ci angosciano e non si prospettano facili e imminenti soluzioni. Spero, quindi, che questo Almanacco vi permetta di trascorrere qualche momento di evasione con una lettura piacevole ed interessante. La Famiglia Bustocca ha continuato con alacrità ed entusiasmo a proporre iniziative, ormai istituzionali, come visite culturali, concerti, spettacoli teatrali e, soprattutto, i Lunedì della Famiglia Bustocca, conversazioni tematiche che hanno avuto un seguito positivo e di cui troverete un sunto nel presente testo». Poi una precisazione che è un abbraccio: «L'Almanacco è stato anche quest'anno elaborato da Angelo Prandoni, che ci ha lasciato recentemente, a cui dobbiamo riconoscenza e gratitudine. Ringrazio la professoressa Maria Teresa Liminta che lo ha affiancato nello svolgimento di questo lavoro durante gli ultimi tempi della sua malattia».
Sono diversi i volti a cui esprimere la riconoscenza. «La professoressa Dolores Rusconi per tanti anni vera anima della associazione e che ha proposto con passione e competenza iniziative ricche di contenuti culturali - si ricorda - il signor Angelo Castiglioni, sempre vicino con la sua costante presenza in sede e il signor Gianantonio Mazzucchelli ispiratore dei bozzetti per la realizzazione della Giöbia. Ma si è voluta ad esempio anche onorare la memoria del mitico tigrotto Gipo Calloni.
Interessanti anche le pagine dedicate alle personalità del '900 che hanno reso grande l'ospedale di Busto. Lo spirito è ricordare chi si è adoperato per gli altri, anche nel settore sanitario: un monito buono in un momento di cambiamento. Così come è delizioso camminare lungo via Montebello "casa" della fotografia e poi all'ex macello civico, guardando a ieri ma pure a domani con il progetto di riqualificazione.
L'Almanacco si può acquistare in sede (via Fratelli d'Italia 7) il lunedì pomeriggio o alla cartoleria Tagliabue di viale Alfieri.