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Gallarate | 26 gennaio 2025, 21:49

Grow29, per Europa Verde il sogno di rigenerazione urbana è un’occasione mancata

Critiche alla gestione del progetto a Gallarate. Presentata una petizione alla Commissione permanente del Parlamento europeo

Grow29, per Europa Verde il sogno di rigenerazione urbana è un’occasione mancata

Attraverso un comunicato firmato dai portavoce Alessandro Pennati e Camilla Colombo, Europa Verde ha espresso forti critiche sul progetto Grow29, considerandolo un’occasione sprecata per la città di Gallarate più che una svolta per il rilancio di due quartieri in difficoltà.
È stata anche presentata una petizione europea, inviata alla Commissione permanente del Parlamento europeo .

Secondo Europa Verde, Grow29 avrebbe dovuto puntare non solo sulla ristrutturazione dell’edilizia popolare esistente, ma anche sulla rigenerazione urbana, attraverso la trasformazione delle scuole in un motore di cambiamento per il territorio. «Il progetto – dichiarano Pennati e Colombo – avrebbe dovuto partire dall’analisi delle criticità, come la mancanza di spazi verdi, e dalle reali esigenze dei cittadini, coinvolgendoli attivamente in un percorso partecipativo».

Focus group, forum e incontri con la cittadinanza arriveranno nei prossimi mesi. Oltre alla partecipazione, un altro punto critico evidenziato nel comunicato riguarda la scelta dell’area di intervento, in via Curtatone. «Abbattere l’ultimo polmone verde in un’area già fortemente cementificata per costruire una nuova scuola – affermano Pennati e Colombo – è una scelta insensata, soprattutto in un contesto dove il verde pubblico è una risorsa preziosa per mitigare l’inquinamento e il calore estivo».

La nuova scuola, spiegano i portavoce, sorgerebbe in un’area schiacciata tra la ferrovia e l’autostrada, dove i bambini sarebbero esposti a inquinamento acustico e atmosferico. «Anziché migliorare la qualità della vita dei residenti, questo progetto rischia di peggiorarla – si legge nel comunicato – sacrificando l’ecosistema locale e privando i quartieri dell’unica barriera naturale contro l’inquinamento».

Europa Verde conclude il proprio intervento con una dura critica alla visione amministrativa alla base di Grow29: «Se un amministratore desidera davvero il bene della propria comunità, non può limitarsi a calcoli economici a breve termine, ma deve considerare il benessere complessivo dei cittadini, che viene messo a rischio da scelte miopi come questa».

Il movimento ecologista chiede quindi una revisione del progetto, con un maggiore coinvolgimento della cittadinanza e più attenzione all’ambiente.

Alice Mometti

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