Questa sera, nella sede del Partito Democratico a Gallarate, il centrosinistra cittadino ha lanciato un appello chiaro: fare luce sul futuro dell’ospedale Sant’Antonio Abate e sul progetto dell’ospedale unico.
Alla conferenza stampa sono intervenuti Margherita Silvestrini, Giovanni Pignataro, Michele Bisaccia, Carmelo Lauricella e Cesare Coppe. I consiglieri hanno ribadito con forza la necessità di convocare una nuova Commissione Sanità, per fare il punto sull’avanzamento dei lavori e per informare con trasparenza la città.
Il Sant’Antonio Abate, cuore della sanità gallaratese, sta subendo una dismissione progressiva secondo il centrosinistra: profondamente preoccupato, si fa portavoce dell’allarme di una larga fetta della comunità. Gli interventi dei consiglieri hanno evidenziato una situazione critica: i servizi diagnostici e specialistici sono sempre più difficili da garantire, il pronto soccorso fatica a rispondere alle necessità dei pazienti e le liste d’attesa per interventi chirurgici si allungano drammaticamente, costringendo molti cittadini a rinunciare alle cure. A questo si aggiunge l’emergenza legata alla carenza di medici di base, con un recente bando rimasto senza candidature.
Michele Bisaccia ha espresso tutta la gravità del momento, raccontando casi emblematici di cittadini costretti a rinunciare a interventi a causa della mancanza di strumentazione adeguata. «È una situazione che sembra uscita da un paese del terzo mondo», ha commentato con amarezza, sottolineando come il progressivo abbandono del Sant’Antonio Abate stia alimentando un crescente senso di sfiducia verso le istituzioni sanitarie locali.
Giovanni Pignataro ha posto l’accento sull’urgenza di ottenere risposte certe dalla Regione Lombardia, soprattutto dopo la bocciatura, il 15 dicembre, dell’emendamento Ferrazzi che avrebbe garantito l’ospedale di comunità a Gallarate. «Al di là delle dichiarazioni di stampa, vogliamo sapere se l’ospedale di comunità si farà o no. La situazione è troppo nebulosa, e non possiamo permetterci ulteriori ritardi» ha dichiarato, chiedendo maggiore chiarezza anche sul progetto del nuovo ospedale. Pignataro ha definito «insufficiente» lo studio preliminare sulla viabilità depositato in Regione, evidenziando come manchino soluzioni concrete per garantire l’accessibilità della struttura.
Carmelo Lauricella ha rivolto un appello accorato all’amministrazione comunale: «Ci si affanna su impianti sportivi e urbanistica, ma sarà ricordata come l’amministrazione che si è fatta sfilare via un’assistenza sanitaria degna di questo nome». Parole che risuonano come un monito, sottolineando la necessità di un cambio di passo per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini.
Margherita Silvestrini ha concluso ribadendo che l’obiettivo del Pd non è creare allarmismo, ma portare avanti un lavoro basato su fatti concreti. «Non ci basiamo sul sentito dire, ma constatiamo ciò che è evidente: il Sant’Antonio Abate sta vivendo un progressivo depauperamento dei servizi. Per questo chiediamo con forza una nuova Commissione Sanità, affinché la città venga aggiornata sull’avanzamento dei lavori di Arexpo e di Asst Valle Olona, e si faccia chiarezza sul futuro della sanità gallaratese».