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Economia | 22 gennaio 2025, 14:45

Vertenza Beko, proclamate otto ore di sciopero e un presidio a Roma: «Modificare radicalmente il piano industriale»

I sindacati Fim, Fiom, Uilm, Uglm hanno indetto la protesta, che riguarda ovviamente anche lo stabilimento di Cassinetta, il 30 gennaio in occasione della riunione del tavolo ministeriale: «Il Governo intervenga concretamente, prevedendo anche l'ingresso dello Stato a garanzia dell'occupazione»

Una manifestazione dei metalmeccanici delle scorse settimane

Una manifestazione dei metalmeccanici delle scorse settimane

I sindacati di categoria dei metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil eUglm Ugl hanno proclamato 8 ore di sciopero nazionale degli stabilimenti Beko, incluso ovviamente quello di Cassinetta, per il giorno 30 gennaio, giorno di riunione dei tavolo ministeriale.  

«Una protesta contro l’inaccettabile piano di chiusure presentato per l’Italia - si legge in una nota sindacale unitaria - in occasione dell’incontro convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si terrà presso quest’ultimo un presidio dei lavoratori provenienti da tutte le fabbriche e gli uffici italiani di Beko».

«Chiediamo a Beko di modificare radicalmente il piano industriale e al Governo di intervenire concretamente con tutti gli strumenti disponibili a incluso l’uso del golden power, fino a prevedere l’ingresso diretto dello Stato a garanzia degli stabilimenti, dell’occupazione e di un settore strategico. Invitiamo tutti i lavoratori a unirsi alla lotta per scongiurare chiusure e licenziamenti e chiedere il rilancio del comparto degli elettrodomestici» conclude la nota. 

Redazione

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