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Eventi | 19 gennaio 2025, 09:01

Al MUDEC la Piccola Orchestra dei Popoli con gli strumenti del mare

Il legno delle barche dei migranti, trasportate dal molo Favarolo di Lampedusa al carcere di Opera di Milano, e trasformate in strumenti.

Al MUDEC la Piccola Orchestra dei Popoli con gli strumenti del mare

Il legno delle barche dei migranti, trasportate dal molo Favarolo di Lampedusa al carcere di Opera di Milano, e trasformate in strumenti.

La Piccola Orchestra dei Popoli, inserita nel palinsesto di “Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo” - l’installazione site-specific di Adrian Paci per l’agorà del MUDEC presenterà il 23 gennaio 2025 alle ore 19,00 lo spettacolo “E’ tempo d’incontro”, liberamente tratto da “Memoria del legno” di Paolo Rumiz e letto dall’attore Mohamed Ba.

Il racconto inizia con la storia di una barca, da albero di legno Azobè dell’Africa Nera a violino costruito nel carcere di Opera. Nel mezzo l’esperienza della vita di questo legno, trasformato da barca da pesca che aiuta al sostentamento a mezzo di trasporto come ultimo viaggio per gente disperata che cerca un futuro migliore. L’accompagnamento musicale, con le note che diventano una metaforica onda attraverso strumenti la cui materia è stata abituata all’acqua di mare, diventerà un pellegrinaggio tra varie culture: canti tradizionali albanesi e libanesi ma anche indiani e giapponesi, fino alla poesia musicata di David Maria Turoldo.

Un ideale viaggio, dunque, all’interno di un mare che unisce e non separa, attraverso il legno di una barca che offre speranza e non tragedia.

Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti (Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti), all’interno della quale è la nata la Piccola Orchestra dei Popoli, ha ideato con il Progetto Metamorfosi (in collaborazione con il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria e l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli), il desiderio di comunicare soprattutto alle nuove generazioni, il contemporaneo e costante dramma della migrazione. La proposta di porre lo sguardo su questi temi avviene attraverso una vera e propria “metamorfosi”: quella del legno delle barche dei migranti, trasportate dal molo Favarolo di Lampedusa al carcere di Opera, e trasformate dalle persone detenute in strumenti musicali e oggetti di carattere sacro, affinché tutti possano conoscere una realtà, quella dei migranti, che viene spesso rimossa, guardata con indifferenza o affrontata e raccontata in modo ideologico. Il progetto ha già ricevuto la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.

La Piccola Orchestra dei Popoli è composta da strumenti ad arco: violini, viole, violoncelli e contrabbassi e da strumenti tipici della tradizione mediterranea come chitarre, mandolini, mandole, mandoloncelli. Riunisce musicisti di diverse nazionalità in un’esperienza che ancora una volta conferma come la convivenza è possibile tra persone appartenenti a culture e religioni diverse.

Pietro Boscacci - violino del mare - Italia

Issei Watanabe - violoncello del mare - Italia

Renata Mezenov - chitarra del mare/voce - Cuba

Mira Zonja - voce - Albania

Shinobu Kikuchi - shin in/voce - Giappone

Sever “Persic” Iancu - fisarmonica - Romania

Arup Kanti Das - tabla/voce - India

Ghazi Makhoul - liuto del mare/voce - Libano

Mohamed Ba - narratore - Senegal

Ciro Menale - regia – Italia

Ingresso gratuito su iscrizione al link  PERFORMANCE MUSICALE “LA PICCOLA ORCHESTRA DEI POPOLI CON GLI STRUMENTI DEL MARE. È TEMPO D’INCONTRO” - Mudec

MUDEC - Museo delle Culture

Via Tortona 56 – Milano

Giuseppe De Carli

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