Busto dà l'addio al suo «cantastorie». Il funerale di Giorgio Giacomelli ha avuto luogo questa mattina nella chiesa dei Frati alla presenza, tra i tanti, anche dei vertici della Pro Patria.
Sul sagrato c'era anche un mazzo di fiori biancoblù, a rimarcare, una volta di più, il suo amore per le gesta dei suoi amati tigrotti, anche nel momento dell'ultimo saluto.
«Aveva un attaccamento particolare alla città di Busto – ha detto fra Davide durante la sua omelia - , alla sua storia e alle sue tradizioni. Credo che la sua sia una testimonianza preziosa: aveva passione per le radici, per il luogo in cui il Signore ci ha destinati. Nessuno di noi sceglie dove nascere e se si riesce a cogliere questo dono, la nostra vita può essere feconda e donata agli altri. Denota un forte senso di appartenenza alla comunità in un periodo storico, quello in cui viviamo, che è molto individualista: Giorgio ci ricorda l'importanza di coltivare la memoria, l'origine della nostra vita, fondamentale anche per prepararci a quello che verrà».