Busto Arsizio - 18 gennaio 2025, 20:10

FOTO. Via Einaudi, presidio di Legambiente per salvare il prato di San Rocco

Oltre cinquanta firme raccolte nel pomeriggio di oggi per convincere il Comune a non realizzare un parcheggio al posto del manto verde attualmente presente vicino alla chiesa. Gandini: «Non è vero che è necessario farlo, l'area di sosta a adiacente non è mai piena»

Non solo attivisti di Legambiente ma anche tanti passanti e soprattutto abitanti dell'area: il gruppo bustocco guidato da Paola Gandini ha organizzato un presidio di protesta davanti al prato di via Einaudi che il Comune ha deciso di trasformare in parcheggio.

«Nell'ultimo periodo siamo passati da queste parti in diversi orari della giornata e abbiamo sempre trovato posti liberi nel vicino parcheggio di Agesp, che, a quanto ci risulta, si riempie solo nei giorni che precedono il Natale – spiega Gandini – Ci ha fatto piacere che tante persone che non conoscevamo si siano fermate oggi pomeriggio, abbiano manifestato interesse e accolto il nostro invito a firmare la petizione». La raccolta di adesioni online ha superato quota 1500, ma ha un peso specifico molto alto anche la testimonianza degli abitanti dell'area, che vivono questa zona del centro tutti i giorni: «Anche chi qui ci vive ha raccontato che il parcheggio non serve e i posti auto non mancano: preferiscono avere l'erba piuttosto che l'asfalto – prosegue Gandini – Non si spiega perché vogliano togliere anche questo prato: non c'è bisogno del parcheggio, è più probabile sia visto come una possibilità di guadagno».

La protesta di Legambiente non è nuova: l'associazione ci aveva provato anche per salvare un'area verde dietro al Borri: «Avevamo raccolto più di 2700 firme. Nelle città, intorno a un monumento storico, si tende a creare un bel contesto, che solitamente corrisponde a un'area verde. Invece faranno due palazzine moderne».

Per via Einaudi c'è però una speranza in più: «Ci hanno riferito che dove c'è il prato, un tempo, c'era il lazzaretto di San Rocco – chiosa Gandini – Segnaleremo la circostanza alla sovraintendenza anche se, in realtà, spereremmo di risolvere la cosa con il buon senso, ma vedo poca attenzione a curare l'aspetto estetico della nostra città».

Legambiente tornerà a far sentire la propria voce anche nel prossimo fine settimana, posizionando un gazebo informativo in via Milano sia sabato, sia domenica, per proseguire nella raccolta firme.

Giovanni Ferrario