L'American Group Sport Management di Miami ha rilanciato, tramite un comunicato stampa inviato anche alla nostra redazione, le stesse dichiarazioni di una settimana fa riguardanti un presunto interesse nell'acquisire la gloriosa Aurora Pro Patria.
Il comunicato afferma che la società americana, tramite i suoi legali, ha avanzato una proposta per un ambizioso progetto volto alla valorizzazione dei giovani calciatori, utilizzando un innovativo algoritmo per ottimizzare le capacità tecniche e atletiche dei giocatori. «L’obiettivo - recita la nota alla stampa - è quello di potenziarne le capacità tecniche e atletiche, contribuendo al miglioramento del livello complessivo del calcio italiano. Il progetto si inserisce in una visione più ampia, che punta a riportare l’Italia ai vertici del calcio mondiale, con un focus particolare sui giovani talenti. A sottolineare l’importanza di questa iniziativa, c’è da dire che i soci dell’American Group sono italiani, il che giustifica ulteriormente l’entusiasmo e l’impegno nel sostenere questo progetto calcistico con l’Aurora Pro Patria protagonista».
L'insistenza da parte del gruppo “americano” ha dato origine a una potenziale notizia, in giorni in cui si legge e si scrive dell'ingresso di nuovi soci in casa biancoblù. Contattata telefonicamente, la presidente della Pro Patria Patrizia Testa ha smentito con fermezza qualsiasi trattativa in corso con l'American Group. «Non so nemmeno chi siano», ha dichiarato la presidente, aggiungendo che nessun avvocato o rappresentante del gruppo americano l'ha mai contattata.
Testa ha spiegato che i contatti con investitori americani - non questi con riferimento all'American Group Sport Management di Miami - ci sono stati circa sette o otto anni fa, prima che il Monza venisse acquisito da Silvio Berlusconi, ma nessun passo concreto era stato mai compiuto. In quel periodo, un gruppo americano aveva manifestato interesse anche per la Pro Patria, tramite un noto intermediario, ma «non se ne fece nulla».
La presidente ha infine ribadito con decisione: «Questo gruppo americano non lo conosco, da me non si è mai presentato nessuno». Un punto fermo che non lascia spazio a dubbi o fraintendimenti sull'assenza di trattative in corso con gli Stati Uniti, almeno per quanto riguarda l’ingresso di nuovi soci con legami a “stelle e strisce”.