Busto Arsizio - 17 gennaio 2025, 18:07

Baby pit stop, il Consiglio dice sì. In biblioteca un fasciatoio anche nella toilette degli uomini

Approvata all’unanimità la mozione presentata trasversalmente da tutte le donne dell’assise. Oggi a Busto gli spazi dove allattare o cambiare il pannolino riguardano prevalentemente gli asili nido, ma aumenteranno

Se il caso Sabba e il regolamento sulla mozione di sfiducia hanno diviso il Consiglio comunale, la proposta di dotare gli spazi comunali di Baby pit stop dove allattare o cambiare il proprio bambino ha messo tutti d’accordo.
D’altra parte la mozione era stata presentata trasversalmente da tutte le consigliere donne, senza distinzioni tra maggioranza e opposizione. Non accade poi tanto spesso. Durante il dibattito è emerso che in città esistono già dei Baby pit stop – perlopiù negli asili nido – e presto in biblioteca arriverà un fasciatoio anche nella toilette degli uomini, nel segno della parità di genere.

La richiesta delle consigliere

Nella mozione si ricorda che il Baby pit stop è «tra le iniziative realizzate dall’Unicef per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza». Si tratta di un’area accogliente e riservata dove «la mamma che allatta è benvenuta», a disposizione di chiunque abbia necessità di accudire un bimbo.

«Una buona pratica già sviluppata in tanti Comuni e da diffondere anche a Busto», ha evidenziato la dem Valentina Verga presentando l’iniziativa da lei promossa e sottoscritta anche dalle colleghe Cinzia Berutti (Pd), Claudia Cozzi (FdI), Laura Rogora (FI), Giuseppina Lanza (PRL), Isabella Tovaglieri (Lega) e condivisa da Francesca Gallazzi della lista Antonelli, entrata in assise dopo la presentazione della mozione.
La richiesta è di prevedere queste postazioni in municipio, all’anagrafe, nei musei e così via.

La situazione e gli sviluppi

L’assessore alle Politiche educative Chiara Colombo ha accolto con favore la richiesta parlando di «sostegno ai diritti di madri e bambini» e di un «segno di sensibilità verso le esigenze delle famiglie»: «C’erano già dei pit stop in città – ha svelato –. Mancavano solo le etichettature dell’Unicef ora arrivate». Sei si trovano nei nidi comunali, due in quelli convenzionati Cielo e Terra e Primi passi. «E ne arriveranno altri», ha anticipato.

A questi si aggiunge quello presente da anni in biblioteca: «Stiamo attendendo il via libera per acquisire i cuscini adatti all’allattamento dei bambini per l’area dedicata ai più piccoli, molto affollata in particolare il sabato mattina – ha fatto sapere l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli –. In più, abbiamo ricevuto la richiesta da parte di un papà di poter mettere un fasciatoio anche nella toilette degli uomini. Grazie al contributo questa volta positivo dei social, ne abbiamo ricevuto uno in dono che presto sarà pronto».
Prima del via libera unanime alla mozione, Maffioli ha rimarcato «l’importanza della presenza delle donne nelle istituzioni che credo debba essere ulteriormente valorizzata».

Tra l’altro, i Baby pit stop erano tra i progetti del Comitato commercianti centro cittadino bloccati dalla pandemia. Un impegno che presto l’associazione oggi guidata da Sarah Leoni andrà a sviluppare in collaborazione con Confcommercio.

Riccardo Canetta