Eventi - 16 gennaio 2025, 16:49

Fondazione Prada e la mostra “A kind of language: storyboards and other rendering for cinema”

Grazie a Fondazione Prada sarà attiva a Milano dal 30 gennaio all’8 settembre 2025 presso l’Osservatorio in Galleria Vittorio Emanuele II la mostra “A kind of language: storyboards and other renderings for cinema” che aprirà il visitatore al fantastico mondo della settima arte non attraverso pellicole, attori o proiezioni, bensì esplorando disegni, schizzi, scrapbook, quaderni, sceneggiature commentate e fotografie. 

La mostra

Curata da Melissa Harris, la mostra è un viaggio nel cinema dal 1930 al 2024 attraverso più di 1000 elementi e 50 autori, tra cui registi, direttori della fotografia, artisti, grafici, animatori e coreografi che hanno lavorato sulle pellicole ancor prima della realizzazione di un film. Pensiamo che già nel 1912 in “Viaggio nella luna” Georges Méliès si avvalse di disegni preparatori prima di girare, al fine di immaginare in anticipo le scene. Un’attività che divenne nel tempo sempre più parallela alla sceneggiatura, con le grandi case produttrici che commissionavano agli artisti schizzi delle sequenze cinematografiche. “A Kind of Language” include disegni di Betty Boop, Braccio di Ferro, Mr. Magoo, Pinocchio, Biancaneve e Topolino nel classico d’avanguardia Fantasia (1940) di Walt Disney, oltre ad altri celebri personaggi dei primi film d’animazione. Storyboard è ora un elemento fondamentale nell’elaborazione delle opere cinematografiche, dall’animazione (notevoli i disegni di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli esposti in mostra) al live-action. L’allestimento della mostra è stato concepito da Andrea Faraguna (studio architettura Sub di Berlino) che, partendo dallo storyboard, presenta e reinterpreta l’ambiente di lavoro degli artisti attraverso l’allestimento di tavoli espositivi che rappresentano le scrivanie da disegno. Ogni tavolo è dedicato ad un film specifico attraverso la sequenza di scene. Tanti i capolavori cinematografici rappresentati, in un caleidoscopio di prospettive che valorizzeranno anche la location che si affaccia sulla Galleria Vittorio Emanuele. 

“A Kind of Language” contiene gli storyboard dei film di: Muzaffar Ali, Pedro Almodóvar, Wes Anderson, Charles Atlas, Matthew Barney, Ericka Beckman, Martin Bell, Ingmar Bergman, Bernando Bertolucci, Luis Buñuel, Luis Buñuel, Charlie Chaplin, Tan Chui Mui, Sofia Coppola, Alex de la Iglesia, Cecil B. de Mille, Jonathan Demme, Walt Disney Productions, Federico Fellini, Fleischer Studios, Terry Gilliam, Jean-Luc Godard, Renny Harlin, Alfred Hitchcock, Alejandro González Iñárritu, John Irving, Joan Jonas, Alejandro Jodorowsky, Isaac Julien, Akira Kurosawa, Hagai Levi, Yang Lina, Yolo, Jia Ling, Hayao Miyazaki, Pier Paolo Pasolini, Sally Potter, Satyajit Ray, Jerome Robbins, Martin Scorsese, Steven Spielberg, Andrew Stanton, Sarah Treem, Lee Unkrich, Agnès Varda, Wim Wenders, Robert Wise, San-ho Yeon, Jia Zhang-Ke, Fred Zinnemann.

Il secondo capitolo di “A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema” si terrà nella sede di Prada Rong Zhai a Shanghai da novembre 2025 a gennaio 2026. La mostra a Milano è accompagnata da una pubblicazione illustrata della serie dei Quaderni, pubblicata da Fondazione Prada, che include un testo della curatrice Melissa Harris e un saggio visuale ideato da Sub.

Le parole della curatrice

Per molti creare gli storyboard – afferma Melissa Harris - è parte integrante del processo. Impostare visivamente una scena per poi definirne l’andamento può aiutare il team coinvolto nella realizzazione del film a riflettere sulle relazioni tra i personaggi, a immaginare come sviluppare la narrazione o a comprendere il miglior modo di trasmettere l’essenza di una particolare sequenza. Può anche aiutare a correggere i problemi, per esempio quando qualcosa non sembra del tutto convincente in un personaggio o in un’interazione fisica, e offrire un riferimento visivo agli attori. Sul piano tecnico, gli storyboard possono aiutare il regista a determinare le angolazioni più efficaci per l’illuminazione e le riprese, o il miglior modo di impiegare le dissolvenze ed eventuali effetti speciali.”

Un evento assolutamente imperdibile per gli amanti del cinema, in un contesto scenografico d’eccezione, che permetterà di apprezzare da un altro punto di vista, più profondo e creativo, come nasce un film. 

Orari e biglietti disponibili sul sito A KIND OF LANGUAGE - Fondazione Prada

(Storyboard realizzati da Pablo Buratti)

Giuseppe De Carli