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Busto Arsizio | 15 gennaio 2025, 17:14

Addio a un simbolo del rione Sant’Anna: è morto lo storico fruttivendolo Carletto Piazza

È venuto a mancare “il mitico Carletto”, il fruttivendolo del quartiere, un punto di riferimento per la comunità. Gli amici: «Una gran bella persona, sempre gentile e accogliente. A noi bambini dava sempre le caramelle». Così lo ricorda l'ex senatrice Erica D’Adda: «Una brava persona, un gran lavoratore»

Addio a un simbolo del rione Sant’Anna: è morto lo storico fruttivendolo Carletto Piazza

Il rione Sant’Anna di Busto Arsizio perde un volto caro e familiare: è scomparso lo storico fruttivendolo del quartiere, Carletto Piazza, una figura che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità.

Gran lavoratore, sempre gentile e accogliente, era molto più di un semplice commerciante. La sua bottega non era solo un luogo dove acquistare frutta e verdura fresche, ma un angolo di umanità, dove le persone si fermavano per scambiare due parole, ricevere un sorriso e sentirsi a casa. 

Così lo ricorda Erica D’Adda: «Una brava persona, un gran lavoratore – afferma l’ex senatrice (suo marito Angelo era un commerciante nel centro del rione, ndr) - avevamo ottimi rapporti. Del resto in quel periodo ricordo che i commercianti erano come una grande famiglia, un piccolo mondo, radunati tutti attorno a una piazza. Si andava tutti d’accordo, regnava una bella armonia, i negozi erano un punto di ritrovo».

Sui social gli amici lo ricordano con simpatici aneddoti: «A noi bambini dava sempre qualche caramella, il mitico Carletto. Veramente una persona bravissima, mai dimenticato. Io andavo sempre da lui: aveva le patatine a 50 centesimi».

Carletto era un uomo dalla grande dedizione, che ha saputo costruire con il lavoro e la gentilezza un legame speciale con il quartiere. In un’epoca in cui il ritmo frenetico spesso soffoca le relazioni umane, lui rappresentava un’eccezione preziosa: sempre pronto ad accogliere chiunque con un sorriso e una parola gentile.

La sua scomparsa lascia un vuoto che difficilmente potrà essere colmato. Non era solo il fruttivendolo del rione, ma una parte viva della sua storia, un esempio di come il lavoro, se fatto con passione e cuore, possa diventare un servizio alla comunità.

La comunità di Sant’Anna si stringe intorno alla sua famiglia, esprimendo gratitudine per tutto ciò che ha rappresentato in questi anni. Oggi, il quartiere è un po’ più silenzioso, ma il suo ricordo resterà vivo nelle vie e nei cuori di chi lo ha conosciuto.

Laura Vignati

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