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Economia | 14 gennaio 2025, 13:20

Aime chiede interventi strutturali per sostenere le imprese europee contro la concorrenza globale e il dumping salariale

L'Associazione Imprenditori Europei sollecita politiche fiscali mirate e investimenti in innovazione per rilanciare la competitività delle imprese italiane ed europee, minacciate dalla concorrenza svizzera e dalle disuguaglianze salariali

Gianni Lucchina, Segretario Generale di Aime

Gianni Lucchina, Segretario Generale di Aime

L’Associazione Imprenditori Europei (AIME) rilancia con forza l’appello per un sostegno concreto e mirato alle imprese italiane ed europee, sempre più in difficoltà di fronte alla concorrenza internazionale, al dumping salariale e alle sfide legate alla vicinanza con la Svizzera, che continua a offrire salari più alti e migliori condizioni fiscali. Sebbene le risorse attraverso i ristorni frontalieri siano un piccolo aiuto, AIME ritiene comunque utile usufruirne, ma ricorda che non sarebbero sufficienti a garantire la competitività delle nostre imprese nel lungo periodo. È fondamentale che il governo intervenga con manovre strutturali e investimenti mirati per risollevare il sistema produttivo europeo.

Investimenti governativi: un sostegno essenziale per il settore produttivo

Il recente appello per un maggiore investimento pubblico a favore delle imprese locali è quanto mai urgente. Le difficoltà del contesto economico globale e la crescente pressione della concorrenza internazionale, accentuata dal fenomeno del dumping salariale richiedono misure più incisive e durature. 

“La sfida è chiara: se non mettiamo in atto politiche strutturali per sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese, rischiamo di perdere definitivamente terreno. I ristorni sono benvenuti, ma come prima detto, non sono sufficienti a fronteggiare la concorrenza globale o a risolvere le difficoltà interne al nostro sistema economico”, ha dichiarato Gianni Lucchina, Segretario Generale di AIME. “È necessario, piuttosto, rivedere l’intero impianto di politiche industriali, con manovre fiscali e incentivi mirati che rendano le imprese europee più resilienti e competitive”.

Dumping salariale e Svizzera: le imprese locali a rischio

AIME evidenzia ancora una volta come il fenomeno del dumping salariale stia mettendo a dura prova le imprese che operano correttamente all’interno delle normative europee.

Le disuguaglianze salariali e fiscali tra i Paesi membri dell’Unione Europea e la Svizzera, che continua a presentarsi come un polo di attrazione per i lavoratori di frontiera, pongono gravi minacce alla competitività delle imprese del territorio. Questo comporta una fuga di talenti, e risorse, che indebolisce ulteriormente l’economia locale e rende difficili le prospettive di crescita per le aziende europee.

Le soluzioni: manovre strutturali per la competitività

AIME, per bocca del suo Presidente, Giuseppe Albertini, chiede che il governo, insieme alle istituzioni europee, sviluppi manovre economiche e fiscali a lungo termine che possano favorire l’adozione di tecnologie innovative, migliorare l’accesso al credito per le PMI e stimolare l’internazionalizzazione delle imprese locali. È essenziale che vengano incentivati investimenti in ricerca e sviluppo, che siano promosse politiche fiscali favorevoli alle imprese, in grado di contrastare la competitività sleale, e che venga potenziato il supporto alle piccole e medie imprese, che costituiscono la spina dorsale dell’economia europea.

“In questo momento critico, dobbiamo investire non solo nelle risorse dirette ma anche nel rafforzamento delle capacità competitive delle imprese. Il nostro obiettivo deve essere quello di costruire un ecosistema economico che possa affrontare la sfida globale con maggiore forza e determinazione”, ha aggiunto Gianni Lucchina, Segretario Generale di AIME.

“Le politiche di protezione devono essere accompagnate da un piano di crescita e innovazione che favorisca il progresso senza penalizzare la competitività”.

Un futuro per le imprese locali

AIME si impegna a monitorare l’evoluzione delle politiche pubbliche e a lavorare affinché le istituzioni europee e nazionali adottino misure concrete per sostenere le imprese locali.

Solo attraverso azioni concrete e politiche industriali lungimiranti sarà possibile evitare la stagnazione e rilanciare la competitività del sistema produttivo europeo.

c. s.

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