Un mese in cui si è condiviso un percorso fatto di numeri e bellezza: in una parola, di arte, l'arte di Giorgio Piccaia nella Busto Arsizio a cui è profondamente legato e dove ha a lungo vissuto e si è congedato papà Matteo (LEGGI QUI).
Oggi, domenica 12 gennaio , è l'ultimo giorno in cui entrare in “Uno spazio per l’arte”, a Palazzo Cicogna, ed esplorare il progetto artistico di Giorgio Piccaia "Natura est", dedicato alla “sequenza di Fibonacci”. Come una formula segreta, che per chi conosce l'artista e la sua ispirazione ha perso il mistero, non il fascino. Si tratta di una serie numerica che prende il nome dal matematico pisano Leonardo Pisano detto il Fibonacci, nato nel 1170 circa e scomparso nel 1242. Il suo ruolo fu fondamentale, perché introdusse in Occidente i numeri arabo-indiani.
La sequenza è semplice e proprio per questo capace di stupire: ogni numero è la somma dei due precedenti: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, e via dicendo. Ma ci sono altre pagine, altre scoperte da fare. Suggerite sin dal titolo, dove est è un gioco sottile tra l'essere e il punto cardinale che vede sorgere il sole, un orizzonte in cui si decreta l'inizio e l'epilogo.
Giorgio Piccaia ha portato questo legame artistico con i numeri in diverse località italiane ed estere, ma non poteva non fare tappa qui. La mostra "in casa" è stata molto apprezzata per quella spiritualità che fa affiorare nel legame con la natura. E anche per l'omaggio a papà Matteo. Facile anche emozionarsi di fronte al suo ritratto, opera del padre che risale al 1965, quando Giorgio aveva 10 anni.
Una mostra curata da Melania Rocca e Carlotta Cernigliaro, un viaggio nei numeri e nel tempo che di essi - anche - si nutre, un percorso dove perdersi e trovarsi.
CIVICHE RACCOLTE D’ARTE PALAZZO MARLIANI CICOGNA
Piazza Vittorio Emanuele II, 3
Domenica/Sunday 15.00 - 18.30
Redazione