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Cronaca | 11 gennaio 2025, 19:35

VIDEO. «Un tempo fuggivano alla vista dei lampeggianti, ieri hanno aizzato altri stranieri contro la polizia. E oggi uno di loro era già a fare pugni in centro»

La denuncia del segretario generale provinciale del Siulp Paolo Macchi sui fatti di Busto: «Non è possibile avere una sola volante in una città di quasi 100mila abitanti. Svegliamoci, Busto e Gallarate stanno per diventare una bomba»

La pattuglia accerchiata ieri, i controlli eseguiti ancora oggi e nel riquadro Paolo Macchi

La pattuglia accerchiata ieri, i controlli eseguiti ancora oggi e nel riquadro Paolo Macchi

«Un tempo scappavano alla vista dei lampeggianti. Ieri i due stranieri hanno chiamato gli altri a fare da scudo... Non si può avere una volante in una città come Busto Arsizio. Lo Stato, lo Stato di diritto, deve far sentire che c'è». La denuncia è del segretario generale provinciale del Siulp Paolo Macchi, amareggiato dopo l'episodio che ha scosso ieri sera piazza Garibaldi, in pieno centro (LEGGI QUI). Episodio, ma purtroppo non isolato: la mente è tornata alla devastazione del bar vicino, in via Fratelli d'Italia, però anche oggi porta a casa un triste collegamento. «Uno dei due stranieri denunciati è andato a fare pugni in piazza Vittorio Emanuele».

Paolo Macchi è ispettore di polizia e conosce bene il territorio, su cui veglia da 30 anni. Il confronto con i colleghi è stato ricco di particolari drammatici, proprio perché fa apparire il drastico cambio di scenario in una città fino a poco tempo fa piuttosto tranquilla. Che adesso è spaesata, perché quanto descritto nelle scorse ore è appunto accaduto nel suo cuore, a neanche centro metri dal municipio e a ridosso dalla via Milano, la via delle passeggiata del weekend tra i negozi per le famiglie.

Ma la sera le cose mutano, rapidamente. «Un cittadino chiama la polizia perché ci sono questi due soggetti ubriachi al Mc Donald's - osserva Paolo Macchi - All'arrivo della Volante, quei due si fanno scudo con gli altri stranieri per scappare. Poi si è scoperto che si erano nascosti dentro il McDonald's: sono stati trovati più tardi perché nel frattempo era cambiato il turno».

Intanto per gli agenti intervenuti sul posto attimi pesanti, interminabili accerchiati da un numero di soggetti tra i 30 e i 40, con insulti pesanti. L'atmosfera si fa rovente, dovrà rendersi necessario l'intervento di rinforzi e arrivano carabinieri e polizia locale. Una seconda pattuglia della polizia individuerà poi i due stranieri che hanno dato origine al tutto e verranno denunciati per resistenza e per danni. Danni che procurano anche nella stanza dove vengono portati.

Ma devono essere rilasciati, come la legge prevede. «E oggi - racconta ancora il segretario Macchi - uno dei due era in giro a fare ancora casino. A prendersi a pugni con un altro magrebino. Una situazione che preoccupa, è frustrante. L'80% delle chiamate sono scatenate da situazioni generate dal comportamento degli immigrati, è un dato oggettivo. Quando arriviamo con sirene e lampeggianti, qui non scappa più nessuno... ci prendono in giro. Com'è accaduto ieri sera: nessuno si è spostato».

Ad aggravare le cose c'è la questione organico: «Un'unica volante a Busto, non è possibile. Serve personale. Io dico alla politica: ma vi rendete conto che è più grande di Varese, che ha quasi 100mila abitanti? E così se una pattuglia interviene in un caso come questo, deve arretrare? E se fosse degenerato tutto? Meno male che non c'è stato spargimento di sangue, i colleghi hanno gestito benissimo la situazione. Ma attenzione all'emulazione... Ci preoccupano le grandi manifestazioni in piazza, qui invece guardate cos'è accaduto di fronte alla segnalazione da parte della gente di un soggetto privo di sensi a terra, in realtà ubriaco». Da una scintilla così piccola, quasi invisibile, poteva propagarsi un fuoco con ben altre conseguenze. Questa volta, non ci sono state.

Uno scenario preoccupante: «Chi sceglie questo Paese senza la minima voglia di integrarsi, lo sta invadendo e violentando. E se la risposta è sempre e solo quella di puntare il dito sulle forze di polizia, a questo punto toglieteci le armi e anche le auto. Busto e Gallarate vengono continuamente dimenticate dall'assegnazione del personale e stanno per diventare una bomba. La situazione non può che peggiorare, svegliamoci».


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Ma. Lu.

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