Busto Arsizio - 10 gennaio 2025, 12:20

Bye bye monopattini: passo indietro della società che ha avviato lo sharing a Busto

L’operatore ritiene non sostenibile il servizio alla luce delle previsioni contenute nel nuovo Codice della Strada. Stop anche alle biciclette. L’assessore Sabba: «Ora attendiamo i decreti attuativi, avviare ulteriori iniziative senza conoscerne i contenuti sarebbe irragionevole»

I monopattini elettrici in sharing sono destinati a scomparire presto dalle strade di Busto Arsizio. «Potrebbe essere questione di un paio di settimane» ipotizza l’assessore con delega a Trasporti e Mobilità sostenibile, Matteo Sabba. Motivo? In sostanza l’operatore che ha lanciato il servizio a settembre 2024 segnala un impatto negativo e determinante del Nuovo Codice della Strada. In particolare l’uso obbligatorio del casco (circolare in monopattino elettrico senza indossarlo è, oggi, comportamento sanzionabile) ha determinato un drastico calo nell’utilizzo dei mezzi e fatto venire meno la sostenibilità economica dello sharing. 

Non è finita, perché il ritiro non sarà limitato ai monopattini. «Anche le biciclette – conferma Sabba - subiranno la stessa sorte. Quello delle bici era, fin dall’inizio, un servizio in più. Comunque difficile da mantenere in una realtà con le dimensioni di Busto, più facile da sviluppare in città di grandi dimensioni. Era giusto tentare ma, venendo meno lo sharing dei monopattini, anche le biciclette si fermano».

Ora si attendono i decreti attuativi che devono dare concretezza al Codice. L’attenzione di operatori ed Enti è puntata sull’uso del casco (il Ministero ha emanato una nota alle Prefetture indicando come sanzionabile il suo mancato uso) ma anche su targhe e, tema strettamente connesso, assicurazioni. «Intraprendere ulteriori iniziative prima di conoscere i decreti e le mosse delle società del settore – osserva Sabba – sarebbe irragionevole. Abbiamo, se non altro, maturato esperienza, possiamo dire che l’interesse verso i monopattini c’è stato. Per le loro caratteristiche tecniche, fra l’altro, questi mezzi non sono collegabili a pericoli lamentati da molti utenti della strada, dovuti alla velocità eccessiva, problemi che sussistono, invece, per i monopattini privati. Altra certezza: l’interesse per le biciclette in sharing si è rivelato trascurabile».

Stefano Tosi