Cronaca | 07 gennaio 2025, 21:20

Caloriferi spenti, gli alunni delle scuole Bellotti rimangono al freddo

Primo giorno di scuola del 2025 con i cappotti per i ragazzi che frequentano la secondaria di via Busona, nel quartiere Sant'Edoardo. Una insegnante: «Si gelava, non era partita la caldaia». L'assessore Colombo: «Appena partita la segnalazione, i tecnici hanno provveduto a risolvere il problema e ora l'impianto funziona regolarmente»

Caloriferi spenti, gli alunni delle scuole Bellotti rimangono al freddo

Alunni al freddo alle scuole Biagio Bellotti. La secondaria di via Busona, a Sant'Edoardo, ha vissuto un ritorno dopo le festività sicuramente poco piacevole: i termosifoni erano spenti e diversi alunni sono stati costretti a rimanere in classe con i cappotti per non patire troppo le rigide temperature di questi giorni. 

«Un applauso a chi stamattina ha dimenticato di accendere i caloriferi in una scuola di Busto – afferma un'insegnante - Siamo congelati! Va bene che il post feste è traumatico ma potevate anche tenere chiuso un giorno in più». Un'altra testimonianza spiega che, inizialmente, «non era partita la caldaia». «Solo successivamente, nel corso della mattinata, i caloriferi hanno iniziato a funzionare, ma persisteva il freddo all'interno dell'istituto».

Fortunatamente il disservizio è stato solo temporaneo, dettato solo da un “click” non andato a buon fine. I riscaldamenti delle varie scuole rimangono spenti durante le vacanze e vengono rimessi in funzione in anticipo rispetto al ritorno in aula: l'input in via Bellotti, però, questa volta non è arrivato. 

La caldaia non ha risposto al comando di accensione e ci si è accorti del problema solo questa mattina, quando si sono aperti i cancelli della struttura. «Appena partita la segnalazione, però, i tecnici hanno provveduto a risolvere il problema – spiega l'assessore alle politiche educative Chiara Colombo - e a far partire immediatamente la caldaia. Ora l'impianto funziona regolarmente. È logico che le aule non hanno potuto essere subito calde, perché dopo due settimane di chiusura ci vogliono almeno due giorni per raggiungere la temperatura ideale, ma almeno è solo questione di tempo e non ci sono ulteriori problemi». 

Nel frattempo si è provveduto a un controllo complessivo della situazione: «In generale, nelle nostre scuole, solitamente l'accensione avviene un giorno prima dell'apertura – prosegue Colombo -, in modo tale che tutto sia in regola quando gli alunni tornano sui banchi. Tra l'altro, visto che da quando sono assessore ho ricevuto qualche telefonata che segnalava disservizi negli impianti di riscaldamento di alcune scuole, durante questo periodo di chiusura ho fatto fare una revisione; per questo adesso Agesp sta provvedendo alle revisioni di tutte le caldaie per evitare ulteriori problematiche. Purtroppo gli impianti sono attempati e hanno bisogno di maggiori cure». 

Giovanni Ferrario

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