«Sì, abbiamo messo il mandato del cda del Teatro Sociale Cajelli a disposizione del socio. Perché? Perché ci sentiamo in una situazione di totale impotenza. C'è una convenzione da rinnovare con il Comune di Busto e giustamente ci vuole anche un componente della Fondazione comunitaria del Varesotto al tavolo. Senza quella convenzione, non si possono svolgere tutti quegli eventi organizzati con l'ente pubblico».
Come il concerto di Capodanno, che si è svolto al Teatro Sociale regolarmente ma, in assenza di convenzione, potrebbe essere l'ultimo, fa notare il presidente Luca Galli.
Va avanti la stagione teatrale di Ad Management (LEGGI QUI E QUI) che si trova su https://www.bustoinscena.it.
Se si clicca sul sito https://teatrosociale.it invece, il primo spettacolo che si vede è quello del teatro dei ragazzi del 23 e del 24 marzo.
Il primo gennaio, Galli era nella sala di via Dante a vegliare che tutto andasse bene e scattava raffica di foto Danilo Menato, sempre pronto a mobilitarsi per il teatro dedicato alla memoria della sua Delia di cui ha sempre condiviso anche gli ideali. Il senso di attesa e incertezza però si percepiva durante il periodo natalizio alle spalle (LEGGI QUI)
La convenzione tra teatro e Comune si rinnova di anno in anno. Di recente in commissione l'amministrazione comunale ha ribadito l'attenzione a questo spazio storico dove si tengono anche molte serate patrocinate dall'ente. «L'anno scorso sembrava che i termini non fossero adeguati per l'allora cda della Fondazione - sostiene Galli - Ecco perché quando si è trattato di rinnovarla, ho chiesto proprio alla Fondazione di mandare qualcuno perché da soli come cda non ci prendiamo la responsabilità. Ci è stato detto: cominciate a confrontarvi voi, ma il Comune chiedeva la presenza secondo me giustamente d’un membro della Fondazione».
Nel 2024 si erano vissuti mesi difficili anche per via dei problemi strutturali con le infiltrazioni che avevano segnato la chiusura di un periodo intenso. Poi la ripresa, con un accordo per la parte della stagione teatrale con la società Ad Management.
La lirica, le produzioni locali, gli spettacoli con le associazioni e l'ente pubblico sono invece in stand by. «L'unico che può dare un segnale ora è il Comune - conclude Galli, che aggiunge - Siamo una struttura di volontari e c'è gente che ha messo il sangue per far funzionare il teatro. Non mi andrebbe proprio di vedergli fare la fine del cinema Oscar e questa responsabilità non ce la prendiamo di sicuro». Con tutte le differenze del caso, oltretutto l'Oscar era un cinema, a cui però sono legati i ricordi di tanti bustocchi. Il Sociale Cajelli è un teatro, nato nel 1891, che si poneva come civico a Busto, ma serve chiarezza sul suo futuro.