Il termine non è desueto. E mamma Paola, lo utilizza tutt'oggi. Il "ma sa podi?" contiene stupore, perplessità, sorpresa, come a dire "non me l'aspettavo", l'evento è di quelli sbalorditivi, accettati sia in senso negativo, sia in quello positivo. Il tutto condensato in un interrogativo "si può?"
Non dimentico certo, Graziella Enrica Puricelli, amica in FB da tanto tempo e buona conoscitiva di "cose Bustocche" e unica a citare "ul fioeu dul Campascièu" per memoria della mamma Paola.
Addentriamoci nel "sapere" di mamma Paola, per parlare di "corni sàa" (carne salata) e "scoedi a sedi" (soddisfare la sete).
Sul "corni sàa" c'è un doppio atteggiamento. Non solo "salata" per dire, contenuta di sale, ma "salata" per il prezzo all'acquisto.
"I prezzi i fàn pagua" (i prezzi fanno paura, sono troppo cari) - dicono che aumentano le Pensioni, ma i pochi Euro di aumento, non soddisfano certo i costi per vivere. "Ghe 'n giru genti che i toan non i medicin" (ci sono persone che non acquistano le medicine) e il "ma sa podi" qui va oltre lo stupore e la perplessità. "Por genti, vo ma sem cunsciò" (poveretti, guarda come siamo conciati) e qui, mamma Paola si rivolge alla gente comune: "i sciui, i pulitici, s'à aumentàn a poga e ai pensiunoi ga dàn i raspusci" (i signori, i Politici, si aumentano l'appannaggio, mentre ai Pensionati destinano i rimasugli).
Per quanto concerne lo "scoedi a sedi" (soddisfare la sete), ne ho già parlato nel libro "ul Giusepèn" e, "soddisfare la sete" vuol dire semplicemente BERE.
Mamma Paola mette in luce la povertà che tocca, anche qui, a Busto Arsizio, un certo numero di persone e il detto "i Bustocchi in tacài su" (i Bustocchi sono taccagni)... "l'e busia" (è bugia) e basta documentarsi della generosità dei Bustocchi per smentire "chi ga sa naguta" (chi non conosce) "a veitò" (la verità) - di esempi riguardante la generosità Bustocca ce ne sono sino allo... spasimo ed è inutile contemplarli qui. Talune dicerie (come quella della "tirchiaggine Bustocca) sono dure a morire e "candu sa so naguta, l'e inutil parlò" (quando non si conosce la verità, è inutile parlarne).
I nostri genitori ci istigavano a "metì via quatar danè … a vita l'e longa e ga oei cuertòssi i spol" (risparmia … la vita è lunga e necessita coprirsi le spalle) - qui ovviamente non si tratta di indossare un maglione o uno scialle, ma il "coprirsi le spalle" significa essere previdente.
Oltre alla saggezza Bustocca, mamma Paola si "intrufola" in cucina, per criticare "a zuca ca t'e fèi" (la zucca che hai cucinato) rivolto alla figlia e sempre mamma Paola aggiunge "l'e bòna da fo tossigu. Dagala ai gain" (è buona da far tossico. Dalla alle galline)..
Poi, mamma Paola che (quando vuole) sa passare dalla dolcezza al sarcastico e... dallo sguardo buono a "sghisì" (guardare di sottecchi) ogni interlocutore, sa pure diventare "morbida", poetica, caritatevole e... audace, augurando a tutti i Lettori un lieto 2025 e... sapete come? - lo dice con la mano sul cuore "daghi a tuci 'n basèn" (dà a tutti un bacetto) che ovviamente offro mediaticamente a ogni Lettore, unendomi a mamma Paola e alla figlia Graziella Enrica.
Sereno 2025!