Busto Arsizio | 05 gennaio 2025, 16:00

Quando "bruscitti" vuol dire "beneficenza": l'aiuto del Club dei Nasi per i bambini di suor Marcella

Pur senza il falò dei Re Magi, il gruppo guidato da Gino Valenti si è ritrovato il giorno della vigilia dell'Epifania per raccogliere fondi da devolvere alla religiosa bustocca, impegnata ad Haiti e poi in Madagascar. Ed è così che il tipico piatto bustocco si trasforma in un'importante contributo per i giovanissimi

Ninetto Pellegatta, Alma Gorletta Colombo, Gino Valenti, Carlo Rimoldi, Bianca Rivolta, Franco Baretti

Ninetto Pellegatta, Alma Gorletta Colombo, Gino Valenti, Carlo Rimoldi, Bianca Rivolta, Franco Baretti

Una tradizione che non si ferma, nonostante le restrizioni imposte dalle autorità. Quello che una volta era il falò di piazza della pesa vecchia, ora è il fuoco che si accende all'interno della sede di via Fratelli d'Italia, sotto i pentoloni di polenta e di bruscitti sapientemente confezionati da Gino Valenti. Ma ad ardere, al Club dei Nasi, è anche e soprattutto il fuoco della beneficenza. 

Se i Re Magi passarono davvero da Busto, pre o post mortem, poco è importante. Quello che più conta è che la tradizione rimanga viva anche se da ormai sei “Epifanie” manca il bel falò che permetteva, anno dopo anno, di tramandare questa bella leggenda che racconta di come i bustocchi siano stati illuminanti sul cammino di Gasparre, Baldassarre e Melchiorre (scegliete voi l'ordine di enunciazione che preferite) verso la Terra Santa per portare doni al Bambin Gesù. Allo stesso modo, i bustocchi di oggi, quelli del gruppo presieduto proprio da “chef” Valenti, migliorano l'opera di chi si schiera, giorno dopo giorno, dalla parte dei bambini meno fortunati. Il ricavato del pranzo che si è svolto oggi al Club dei Nasi, infatti, verrà anche quest'anno devoluto a suor Marcella Catozza, la religiosa classe 1963 con lunga esperienza nella martoriata Haiti, oggi in Madagascar (vedi QUI), precedentemente in Albania e Brasile. 

Noto e di lungo corso l'impegno di suor Marcella con i minori, alcuni dei quali disabili, accolti a Port au-Prince alla Kày Pè Giuss, la casa e istituto scolastico che si trova nella capitale del paese caraibico, sempre sull'orlo di una guerra civile visto che da tempo bande criminali hanno preso il controllo di buona parte della città principale. Recente quello per i bambini, anche albini, vittime di pregiudizi e tratta in Africa (vedi QUI)

Una trentina i partecipanti al pranzo del 5 gennaio, mentre la somma che verrà devoluta sarà di quattro cifre. Con una speranza, quella di poter, un giorno, far assaggiare anche ad alcuni di questi bambini i famosi bruscitti bustocchi, un modo per poter trasmettere, con la cucina, quanto è grande il cuore di Busto. 

Giovanni Ferrario

Leggi tutte le notizie di IERI... OGGI, È GIÀ DOMANI ›
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore