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Valle Olona | 04 gennaio 2025, 14:50

Il Gruppo Alpini olgiatese compie i suoi primi 15 anni

Tantissime le iniziative portate avanti in questo periodo dalle Penne Nere, che in occasione di questo importante compleanno fanno un bilancio di quanto realizzato e ricordano alcuni dei momenti più emozionanti del gruppo

La Santa Messa di Natale che si è svolta il 24 dicembre all’interno del Giardino degli Alpini di Olgiate Olona è stata un’occasione veramente speciale per le Penne Nere olgiatesi, che non solo hanno accolto ufficialmente il loro nuovo cappellano, don Edoardo Mauri, ma hanno anche festeggiato il loro 15° compleanno.

Il gruppo, infatti, è stato fondato alla fine del 2009, e da allora i membri del Gruppo Alpini olgiatesi non sono certo rimasti con le mani in mano, diventando ben presto una delle colonne portanti della comunità olgiatese, grazie al loro costante impegno e alla loro inesauribile disponibilità.

Ma la vicinanza ad Olgiate è ancora più antica: «La prima impronta lasciata da noi Penne Nere nel nostro comune – racconta l’attuale presidente Stefano Pavesi – è stata quella di realizzare il Monumento dell’Alpino inaugurato il 7 settembre 2002 in centro, quando ancora eravamo iscritti nel Gruppo di Castellanza.

Qualche anno dopo siamo diventati una realtà autonoma, e da allora abbiamo subito iniziato diverse collaborazioni con le realtà del territorio, come l’amministrazione, la parrocchia e le scuole, e ci siamo presi cura di diversi luoghi simbolo del nostro paese, mantenendoli in ordine e occupandoci della manutenzione».

Le Penne Nere olgiatesi, infatti, sin dalla loro costituzione sono state in prima linea per rispondere ai bisogni della comunità, sia provvedendo ad aiutare dove ce n’è bisogno, sia sostenendo chi si trova in difficoltà, sia dando il loro supporto durante le manifestazioni e gli eventi che caratterizzano la vita della comunità.

«Abbiamo imbiancato alcune sale della sacrestia e sistemato il tetto della Prepositurale – prosegue Stefano Pavesi – e da sempre cerchiamo di essere vicini a chi ha bisogno, come ad esempio abbiamo fatto nel 2020, con l’operazione “S.O.S. Olgiate Olona”, per la quale abbiamo utilizzato i fondi raccolti per acquistare prodotti di prima necessità per 70 nuclei famigliari in difficoltà, per un totale di circa 21.000 euro di fondi raccolti 1.100 ore di lavoro ed impegno.

In questa direzione sono andati anche gli sforzi in favore dell’“Emergenza Ucraina”, durante la quale abbiamo raccolto e gestito fondi in favore dei profughi e ci siamo adoperati per sostenere le famiglie che hanno trovato casa sul nostro territorio, e di molte altre iniziative rivolte agli olgiatesi in stato di bisogno».

Gli Alpini, inoltre, sono ormai una presenza costante alle manifestazioni e alle feste di paese, dove il loro ormai celebre vin brulè serve per raccogliere offerte in favore delle tante cause che sostengono durante l’anno.

«Nel maggio del 2019, poi, abbiamo inaugurato la nostra amata sede e il parco che la circonda – ricorda il capogruppo – sono stati tre anni di intenso e duro lavoro; abbiamo fatto i muratori, i boscaioli, i giardinieri, gli elettricisti, gli idraulici, i falegnami, i serramentisti, gli imbianchini, ma con tanta determinazione ed infinita devozione siamo riusciti a recuperare quella che da allora è la nostra casa.

Questa esperienza ha creato tra noi un legame molto forte consolidando l’amicizia e valorizzando l’”Essere Alpini” ottenendo infine questo straordinario risultato, ed è stato naturale, dunque, aprire le sue porte a tutti per celebrare la Santa Messa di Natale sotto le stelle, la sera del 24 dicembre, una tradizione che portiamo avanti ancora oggi e che affonda le sue radici nelle celebrazioni che le Penne Nere hanno tenuto vive sia in pace sia in guerra, a casa o sui campi di battaglia fino ai confini del Mondo».

Come non ricordare, poi, la “Stella Alpina” che ormai da qualche anno gira per l’Italia, e che solo qualche settimana fa è stata portata sull’altare del Duomo di Milano partecipando alla Santa Messa di Natale degli Alpini; il reliquario, nato da un sogno che all’inizio pareva quasi impossibile, che accogliere sotto un unico “tetto” i Santi e i Beati legati al mondo degli Alpini.

«Questa Stella Alpina, che è divenuta patrimonio della comunità di Olgiate Olona – sottolinea Stefano Pavesi – e che noi Penne Nere custodiamo, è davvero unica nel suo genere, un “Fiore del Giardino di Dio” che non è solo un bene materiale, ma, soprattutto un bene spirituale che sprigiona tutti i nostri valori di alpinità».

Queste sono solo alcune delle iniziative portate avanti negli ultimi 15 anni dal Gruppo Alpini olgiatese, che, grazie alla sua passione e alla sua dedizione per il prossimo, è stato insignito, in occasione del tradizionale concerto di Natale del 2023, della Benemerenza Civica “Cardo d’Oro”, conferitagli dal comune di Olgiate per “l’operato svolto in modo continuativo a favore di scuole materne e di primo grado, parrocchie, oratori ed altre associazioni del territorio e, in modo particolare, per le attività intraprese per affrontare l’emergenza Covid-19 e per il supporto fornito ai profughi ucraini e alle famiglie ospitanti”.

«In tutti questi anni, poi, - spiega Stefano Pavesi – abbiamo sempre partecipato alle varie iniziative promosse dalla nostra Sezione ANA di Varese, lavorato insieme alle scuole per offrire ai più giovani giornate a tema, e condiviso la nostra sede e il nostro parco anche per attività non solo inerenti al mondo alpino, come concerti o altri eventi.

Siamo presenti anche alle numerose ricorrenze organizzate nei vari luoghi di origine dei quattro Beati Alpini, alle Adunate Nazionali, ai vari raggruppamenti alpini qua e là per l’Italia e a varie commemorazioni.

Abbiamo presenziato inoltre a vari ed importanti eventi con la “Stella Alpina” e alcuni di noi si recano ogni anno su vette ardite portando il Tricolore e il logo del nostro Gruppo Alpini».

«Tutto considerato – conclude il capogruppo – crediamo di essere una bella realtà che si muove a 360°, uscendo spesso anche dal nostro territorio e promuovendo tutto ciò che il nostro “Essere Alpini” ci ha sin ora insegnato.

Non ci siamo mai dimenticati di porgere la nostra mano e di fornire il nostro aiuto ogni volta che ci è stato chiesto, e continueremo su questa strada con la benedizione della Divina Provvidenza e dei nostri Amici che dimorano nella Stella Alpina, ma soprattutto nei nostri cuori».

Loretta Girola

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