A bocce ferme, in questo momento di pausa tra la fine dell’anno e l’inizio del nuovo, è il momento perfetto per riflettere sul viaggio delle farfalle di Busto Arsizio. Un cammino fatto di sfide, colpi di scena e risalite straordinarie, che merita di essere raccontato e rivissuto a “cuore aperto”. Sognando ancora a occhi aperti nel 2025.
IL PERCORSO
Il 4 ottobre la Eurotek Uyba Busto Arsizio ha dato ufficialmente il via alla sua stagione 2024-25, presentandosi in Comune con un evento speciale in Sala Consiglio. La squadra, pronta a ripartire dopo un'estate turbolenta e il cambiamento nella gestione societaria, ha condiviso con la città il nuovo corso e gli obiettivi per il futuro. Il presidente Giuseppe Pirola, tornato in carica per volere del socio di maggioranza Brera Holdings, ha messo in luce la determinazione del gruppo di giocatrici (in grandissima parte nuovo) e il legame forte con la comunità bustocca. «Insieme si vince», ha dichiarato Pirola, ribadendo il valore della collaborazione istituzionale, su tutti i fronti, per raggiungere traguardi importanti.
LA RIVOLUZIONE
L'inizio, però, non è stato dei più semplici. La squadra, partita con le migliori intenzioni, ha subito affrontato un avvio difficile, lontano dalle prestazioni che tutti si attendevano. Il 25 ottobre, una decisione dolorosa ma necessaria ha segnato una svolta: la separazione consensuale con coach Giovanni Caprara e il direttore sportivo Carmelo Borruto. Un punto di rottura che sembrava forse segnalare un rallentamento irreversibile.
Ma, come spesso accade nelle storie più belle, è proprio nel momento di difficoltà che nascono le reazioni più straordinarie. La decisione di cambiare direzione, voluta in primis dal presidente Pirola e dal direttore generale Mattia Moro, ha portato alla nomina di Enrico Barbolini, il tecnico che con sagacia e determinazione ha saputo “normalizzare” e rimettere in sesto una squadra in cerca di identità.
L'ESTASI
Un cammino che, da quel momento, ha preso una piega imprevedibile e travolgente. Dieci risultati utili consecutivi, un ritmo quasi folle che ha visto la Uyba risorgere come una fenice, pronta a dimostrare tutto il suo valore su ogni campo e contro qualunque avversario. Ogni vittoria è stata una nuova conferma della forza di volontà e del carattere di questa squadra che ha saputo guardare avanti, nonostante le difficoltà iniziali. L'apoteosi il 17 novembre, con la vittoria schiacciante per 3 a 0 nel derby del Ticino contro Novara.
Poi, altre cinque vittorie consecutive (Cuneo, Firenze, Perugia, Roma e Talmassons) e un quinto posto – meritatissimo – al termine del girone di andata.
LE BATTUTE D'ARRESTO
A fine anno, la prima battuta d’arresto, quella che arriva contro Bergamo nel giorno di Santo Stefano, seguita dalla fresca eliminazione in Coppa Italia per mano di Novara. Due sconfitte che hanno fermato la corsa delle farfalle, ma che non devono in alcun modo intaccare la grandezza di ciò che è stato fatto fin qui. Perché, se c’è una cosa che questa squadra ha dimostrato, è che ogni ostacolo può essere superato. La Uyba ha saputo rialzarsi, senza mai perdere la propria anima, senza mai smettere di credere nel suo percorso.
IL FUTURO RICCO DI POSSIBILITÀ
Le ultime due sconfitte non sono altro che una parentesi, un punto di riflessione che non deve condizionare il resto del cammino. Perché la Uyba è una squadra che ha lottato e continua a farlo, che ha conquistato una posizione in classifica ampiamente meritata, e che ha davanti a sé un futuro ricco di possibilità. La consapevolezza della forza del gruppo è il motore che deve spingerla a sognare in grande, a puntare ai playoff e a un posto tra le migliori otto del campionato.
La Uyba si è fermata, ma non è mai stata veramente lontana dal suo obiettivo. E ora, con l'inizio del nuovo anno, c’è la certezza che questa squadra può volare alto, ancora.
Alessio Murace