Presepi originali, con materiali tradizionali o di recupero, ma tutti “animati” dal desiderio di raccontare una storia che richiami i valori di comunità, semplicità e speranza. Si è concluso ieri, domenica 22 dicembre, il concorso della mostra dei presepi all’oratorio San Bernardino della Cascina dei poveri. Per il secondo anno l’associazione Riabitare si è ingegnata per organizzare in un luogo ricco di storia un “certamen” natalizio.
E quest’anno ci sono state novità: «Oltre alle scuole dell'istituto comprensivo del rione, hanno partecipato anche l’Enaip (sezione elettricisti e pasticceria) e la Casa di riposo di viale della Repubblica - spiega il coordinatore di Riabitare Tito Olivato - Tutti si sono adoperati per realizzare presepi molto suggestivi e curati nel dettaglio. Anche i votanti sono stati parte attiva: a loro sono stati assegnati premi in base all’estrazione con buoni spendibili in alcuni negozi».
La classifica
Il primo premio l’ha conquistato l’Albergo della Casa di Corte Nuova con la coordinatrice Angela Binetti e gli ospiti Carmen e Antonio. Il secondo è andato a Carlo Milani, il terzo all’Enaip, agli allievi della classe 1^ sala/ bar con la supervisione dei prof Daniela Gallazzi e Michele della Valle.
I manufatti sono stati realizzati con i materiali più disparati: legno, cartapesta, stoffa, sassi, monete, uncinetto e le immancabili lucine. (VIDEO)
Oltre un secolo storia
Il concorso che ha saputo unire tradizione, creatività e solidarietà, ha rappresentato un’altra chance per ridare voce a un antico luogo di storia e comunità: per valorizzare una cascina ormai abbandonata e bisognosa di restauro e considerazione anche in vista dell’ospedale unico che verrà edificato nella zona. Non a caso è stato rispolverato un presepe, quello della signora Amelia che era stato allestito sulle mensole della cucina oltre cent’anni fa.
Sta di fatto che l’iniziativa ha richiamato l’attenzione di appassionati, scuole, associazioni e famiglie a contribuire con le loro opere a una manifestazione che celebra il Natale e il legame con le radici del territorio.
I presepi sono stati esposti proprio alla chiesetta, creando un’atmosfera unica e suggestiva, dove le creazioni artistiche si sono intrecciate con le tracce del passato.
I vincitori del concorso hanno ricevuto premi simbolici, ma soprattutto il riconoscimento per aver contribuito a una causa importante: un modo per unire le persone attorno a un progetto che guarda al futuro senza dimenticare il passato. Partecipare al Concorso di Presepi della Cascina dei Poveri ha significato non solo celebrare il Natale, ma anche contribuire a un sogno comune: ridare dignità a un luogo che è stato, e può tornare a essere simbolo dell’operosità dei bustocchi.