Solitamente si guarda verso sud per attingere dalla tradizione culinaria altrui e far propri alcuni piatti o ingredienti. Ma anche nella vicina Svizzera c'è un piatto che si sposa particolarmente bene con l'atmosfera natalizia, fatta anche e soprattutto di condivisione.
A raccontarcela è Emma Bocci, segretaria della Famiglia Bustocca, una vita dedicata all’insegnamento oltre che alla famiglia, che il giorno di Natale, a casa sua, mangia la fondue chinoise. Letteralmente la “fonduta cinese”, è il piatto per eccellenza del 25 dicembre in terra elvetica, anche e soprattutto nella Svizzera interna, (a dispetto del nome) di lingua tedesca. Tra le varie “fondue” che la tradizione confederativa propone, questa è indubbiamente la più leggera: si tratta di un brodo caldo in cui si intingono dei piccoli pezzi di carne (di manzo, ma non solo). Prende ispirazione dagli hotpot asiatici, ma è ormai piatto forte anche tra la popolazione rossocrociata.
«È tradizione che a Natale a casa mia si mangi la Fondue Chinoise – spiega Emma Bocci – , lo si faceva già quando c'era ancora la mia mamma e mio figlio non si era ancora trasferito in Svizzera: preparare la fondue in quel giorno è come averli con noi a tavola. Le salse per accompagnarla le acquisto già pronte (nei supermercati se ne trovano di ottime) dopo che i tentativi che avevo fatto quando ero da poco sposata non avevano avuto risultati soddisfacenti: sono riuscita a fare impazzire dodici uova, una dopo l'altra. La ricetta è molto semplice e veloce da preparare ed è un modo molto simpatico per stare insieme».
INGREDIENTI:
Brodo vegetale aromatizzato con chiodi di garofano, pepe nero, alloro (se lo si desidera)
Filetto di manzo, vitello, maiale tagliato a cubetti non molto grandi oppure a fettine sottili
Salse per accompagnare la fondue: tartare, bernese, al pepe, all'aglio, rosa, ecc
Contorni a piacimento
PREPARAZIONE:
Il brodo lo si può preparare direttamente nel caquelon, il pentolino da fondue (in ghisa, terracotta o porcellana), che poi andrà posizionato sul fornelletto al centro della tavola. Ogni commensale utilizzerà una forchettina da fondue per immergere un pezzetto di carne nel brodo e lasciarlo cuocere. A disposizione di ciascuno ci sono le salse che potranno essere messe nel proprio piatto con gli scomparti ed essere utilizzate una volta cotta la carne. Come contorno insalata e patatine fritte, ma c'è ampia libertà di scelta. Oltre confine, principalmente, va per la maggiore il riso bianco.
Prima, durante o dopo c'è chi intinge e cuoce ravioli cinesi. Obbligatorio, a fine pasto, chiudere con il brodo avanzato nella pentola.