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Non solo Fumetti | 22 dicembre 2024, 06:30

Il Natale degli eroi

Quando arrivano le feste, anche le trame dei fumetti e dei cartoni si adeguano. Alcuni esempi.

Il Natale degli eroi

Il periodo delle feste comporta da sempre l’obbligo per il pubblico di usufruire, volente o nolente, di una sequela di forme di intrattenimento a tema natalizio.

Accenderemo la tv e vedremo, anche quest’anno, per la 243243225esima volta il film “Una poltrona per due”; al cinema ci sarà senz’altro in programmazione un cinepanettone; le serie televisive manderanno in onda la cosiddetta puntata di Natale, in cui, a volte, pur di vedere i personaggi scambiarsi gli auguri davanti all’albero, la continuity viene messa un po’ brutalmente da parte.

E i fumetti? E i cartoni?

Beh, ultimamente l’usanza è meno frequente, però, negli anni, anche loro hanno reso omaggio al 25 dicembre, dando peraltro vita a storie di notevole qualità, che sono poi rimaste nel ricordo dei lettori.

Naturalmente l’elenco che sto per fare sarà per forza incompleto, ma non potrà non solleticare la memoria di molti appassionati e non.

Topolino, sia nella testata principale, sia nelle varie pubblicazioni satelliti, ha sempre festeggiato in qualche modo il Natale, tanto nelle storie quanto nelle rubriche, ma c’è una storia in particolare che è rimasta nel ricordo dei lettori più affezionati, ovvero la rivisitazione de “Il Canto di Natale” di Charles Dickens. L’avaro protagonista della vicenda è stato interpretato in quell’occasione da… Indovinate un po’? E’ avvenuto nel numero 1412 di Topolino, del dicembre 1982. Paperon Scrooge incontra, nella storia scritta da Guido Martina e disegnata da José Colomer Fonts, i fantasmi del Natale passato, di quello presente e di quello futuro, comprende i suoi errori e si redime, proprio come accade nel racconto del celebre autore inglese.


La copertina di Topolino 1412 e la prima tavola della storia ispirata al “Canto di Natale” di Dickens

La storia è stata ristampata più volte. Negli ultimi anni è comparsa nei cartonati “Topolino Gold 5 – Canto di Natale”, “Il canto di Natale di Topolino” e “Canto di Natale e altri classici natalizi” (solo per citarne alcuni).


I volumi in cui compare, ristampata, la versione disneyana del “Canto di Natale”

En passant: “Il canto di Natale di Topolino” è anche il titolo di un film di animazione e… curiosità, il nome inglese di Zio Paperone è, guarda un po’, Uncle Scrooge. I cerchi si chiudono.

Anche la Sergio Bonelli Editore, in alcune occasioni, ha fatto celebrare il Natale ai propri eroi. Uno dei primi fu Zagor nell’albo numero 54 del dicembre 1969, intitolato “Natale calibro ‘45”. La storia, scritta da Guido Nolitta e disegnata da Franco Donatelli, vede lo Spirito con la scure alle prese con dei criminali vestiti da Babbo Natale che tentano di rapinare una banca.


La copertina del numero 54 di Zagor “Natale calibro ‘45”

Un altro personaggio bonelliano che ha vissuto natali movimentati è Dylan Dog. Forse detiene addirittura una sorta di primato, data la quantità di avventure che lo vedono impegnato in questa tematica. Citiamo alcuni degli albi in questione: il primo è “Feste di sangue” numero 87 del dicembre 1993 di Chiaverotti/Rinaldi; il secondo è il numero 196 del dicembre 2002, intitolato “Chi ha ucciso Babbo Natale”, di Ruju/Casertano. Infine ricordiamo due albi della collana “Old Boy”: il numero 4 “Horror Christmas” del dicembre 2020, che contiene una storia di Ostini, “Il Natale Infinito”, e il numero 16 del dicembre 2022 con la storia “Natale con l’orco” di Gabriella Contu.

In ciascuno di questi episodi, l’indagatore dell’incubo (sempre di cattivo umore sotto le feste) affronta mostri, serial killer e altri orrori, senza mai perdere la propria umanità e l’attenzione verso chi viene, a torto, considerato diverso.

Le copertine degli albi natalizi di Dylan Dog

Anche Julia Kendall, la bella criminologa creata dal genovese Giancarlo Berardi, vanta un’avventura con Babbo Natale. Si tratta dell’albo numero 51 del dicembre 2002, intitolato “Rosso Natale”.

La copertina dell’albo “Rosso Natale” di Julia

Non possono mancare in questo elenco i natali dei supereroi. Per la Marvel ne citiamo uno su tutti, un po’ vecchiotto, ma probabilmente il più bello; quello che l’Uomo Ragno (all’epoca, in Italia, nessuno lo chiamava Spider-Man) e la Torcia Umana dei Fantastici 4 vivono insieme all’Uomo Sabbia nel numero 117 dell’Uomo Ragno Editoriale Corno. L’albo uscì con un po’ di anticipo rispetto alle festività, era l’ottobre del 1974. Una storia avvincente, carica di pathos, in cui senza retorica, per una volta, il buono concede il perdono al cattivo. Quest’ultimo ne approfitta, ma non fa nulla, perché per gli uomini di buona volontà il Natale è un giorno speciale.


La copertina dell’albo 117 dell’Uomo Ragno con una tavola della storia

Anche i supereroi della DC hanno in archivio storie natalizie, in particolare Batman: “Batman Returns”, il secondo film di Tim Burton sull’uomo pipistrello (1989), si svolge proprio nel periodo di Natale; un episodio dei cartoni di “Batman – The Animated Series” di Tim Lee racconta proprio tre avventure vissute sotto le feste dall’eroe e dalla sua squadra (in Italia la serie si chiama “Batman Cavaliere della notte” e la puntata di cui parliamo è la prima della stagione, intitolata “Un Natale molto movimentato”); ma soprattutto, ecco di nuovo il “Canto di Natale” di Dickens rivissuto dal giustiziere di Gotham nel graphic novel “Batman: Noël” di Lee Bermejo. In questo caso gli spettri aiutano il protagonista a recuperare l’umanità che ha perduto nella sua instancabile lotta contro il crimine.

La copertina del graphic novel “Batman: Noël”

C’è un Babbo Natale anche per i classici robottoni giapponesi. Quello che ricordiamo con più affetto è impersonato da Goldrake nella dodicesima puntata della serie, intitolato “Il disco di ghiaccio”. In questa storia “il principe delle stelle”, dopo aver sconfitto i mostri spaziali, si prende cura di una povera orfanella paralitica.


Un fotogramma dell’episodio di Goldrake “Il disco di ghiaccio”

Chiudiamo questo elenco con un graphic novel del più grande fumettista italiano: Zerocalcare. Si intitola “A Babbo Morto. Una storia di Natale” ed è stato pubblicato da BAO nel 2020. Il babbo defunto, in questa storia, è proprio l’anziano pancione vestito di rosso, qui a capo di una fabbrica di giocattoli. La sua dipartita crea uno scompiglio nello status quo aziendale al punto da generare una gigantesca metafora di situazioni socio-economiche che ben conosciamo nella realtà.

La copertina del volume “A babbo morto” di Zerocalcare

Tutto ciò che di cartaceo ho indicato in questo elenco è facilmente reperibile in edicole e librerie fisiche e online (le storie più vecchiotte si trovano anche in ristampa).

Quindi, per queste feste, se vi va, avete da leggere.

Alla prossima settimana.

Ah, ovviamente, Buon Natale a tutti.

Thomas Pistoia

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