Il palcoscenico del Manzoni ieri si è “arricchito” di un’opera che ha coniugato emozione, storia e musica: il musical Le Bal - La Storia di un Paese Attraverso la Musica. È piaciuto questo spettacolo al pubblico bustese, prodotto da un cast creativo d’eccellenza che ha saputo trasportare la platea in un viaggio unico attraverso la storia d’Italia, raccontata con le note e i testi delle canzoni che hanno segnato i decenni dal 1940 fino al tragico evento dell’11 settembre 2001.
Le Bal non è stato solo uno spettacolo musicale, ma un vero e proprio affresco del nostro passato.
Ambientato interamente in una sala da ballo, il musical si è sviluppato attraverso scene corali che hanno ripercorso i momenti più iconici della storia italiana: dalla Seconda Guerra Mondiale alla Liberazione, dagli anni del boom economico agli anni di piombo, fino ai giorni difficili degli attentati delle Torri Gemelle. Il tutto, però, è stato narrato senza l’ausilio di dialoghi: sono stati i gesti, i movimenti e, soprattutto, la musica a dare voce alle emozioni e agli eventi storici.
Le canzoni selezionate hanno rappresentato un vero e proprio viaggio nella memoria collettiva italiana. Ogni decennio è stato accompagnato dai suoi brani simbolo, riflesso dello spirito del tempo e dei cambiamenti della società. Si è partiti dagli anni ’40 con canzoni simbolo della Resistenza, per poi attraversare gli anni ’50 e ’60 sulle note delle canzoni spensierate del boom economico, come quelle di Domenico Modugno o Mina.
Gli anni ’70 e ‘80, invece, hanno raccontato l’Italia delle contraddizioni: i conflitti sociali e politici sono stati rappresentati da brani intensi e riflessivi, mentre il diffondersi della musica disco ha testimoniato una voglia di evasione e leggerezza. Il viaggio si è concluso con gli anni ‘90, fino ad arrivare al drammatico 2001, quando il mondo intero si è fermato davanti all’attentato alle Torri Gemelle, un evento che ha segnato la fine di un’epoca.
In un’epoca in cui la memoria storica rischia spesso di sbiadirsi, Le Bal ricorda l’importanza di guardare al passato per comprendere il presente, celebrando la musica come eterna custode delle emozioni e dei cambiamenti della società. Un viaggio che, al termine dello spettacolo, ha lasciato il pubblico con il cuore colmo di malinconia e speranza, e con una nuova consapevolezza del legame indissolubile tra la storia e le note che l’accompagnano.
Erano 240 i presenti. Pausa Natale, il prossimo appuntamento con la stagione il 21 gennaio: in scena Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia in “La strana coppia”.