Non uno degli spettatori ha ceduto all’aria sferzante, gelida, che ha spazzato palco e platea per l’intera rappresentazione: il presepe vivente della Chicca Gallazzi ha conquistato ancora una volta le famiglie degli alunni e i passanti, liberando nell'atmosfera suggestiva di piazza Santa Maria parole di speranza, a pochi giorni dal Natale. “Autentica evangelizzazione”, così ha definito l’appuntamento monsignor Severino Pagani (don Matteo Resteghini ha impartito la benedizione). Il sindaco, Emanuele Antonelli, ha ringraziato gli alunni e le maestre per un allestimento bello e organizzato con fatica mentre l’assessore alle Politiche educative, Chiara Colombo, ha parlato di un “momento di unione”.
Racconto introdotto dalla coordinatrice Paola Luoni: «Ecco l’evento che ha cambiato la storia». Prima di lasciare il palco ai giovanissimi attori, la sottolineatura sul significato di una nascita dalle conseguenze universali: «Siamo stati fatti per un “per sempre”».
La narrazione dei bambini, fra recitazione e canti, ha spaziato dagli episodi evangelici a racconti incentrati su testimonianze. Quelle degli animali, spettatori stupiti e preziosi di ciò che non si spiega e che sconvolge. Il pesce che vede un uomo placare la furia della tempesta. Il giovane passero che cade a terra e viene raccolto da mani pietose. La pecora smarrita, raggiunta dal pastore che lascia per lei il gregge. Il gallo di Caifa, il sacerdote che fa arrestare Gesù e ne chiede la crocifissione. La colomba che passa la notte rannicchiata nei pressi di una tomba la cui pietra d’ingresso è rotolata via, mossa da una forza misteriosa, capace di rinnovare la speranza.
«Ecco perché - proclamazione finale - è bello vivere insieme l’incanto del Natale, la meraviglia di questa nascita prodigiosa».