Volley | 19 dicembre 2024, 14:30

La Futura “cuore e grinta” suona la nona. «Abbiamo lavorato e ora si vede»

Il giorno dopo la vittoria su Macerata, che ha regalato alle cocche di Busto un'altra semifinale di Coppa Italia, restano negli occhi il grande cuore e la resilienza della squadra. Una partita vinta soffrendo, che conferma la crescita e la qualità del gruppo. Ora, testa al big-match di domenica contro Trentino

Capitan Sofia Rebora (foto Filippo Rubin per Lega Volley Femminile)

Capitan Sofia Rebora (foto Filippo Rubin per Lega Volley Femminile)

La Futura Volley non si ferma più. Con la vittoria contro Macerata (LEGGI QUI), la squadra ha ottenuto la sua nona vittoria consecutiva, un risultato straordinario che le consente di qualificarsi per la semifinale di Coppa Italia A2. Un momento d’oro che, oltre a consolidare la striscia positiva delle cocche (undicesimo risultato utile a fila), rappresenta il perfetto viatico per il big-match di domenica contro Trentino, la grande avversaria per il primato nel girone B.

La vittoria di ieri sera non è solo una conferma dei numeri straordinari di questo periodo, ma una prova tangibile del cuore e del carattere della Futura. La squadra ha saputo soffrire e rialzarsi durante la stessa partita, dimostrando grande tenacia e resilienza nei momenti di difficoltà (cosa che all'inizio dell'anno non accadeva).

L'analisi di capitan Sofia Rebora, a fine partita, è stata al solito lucida ed ha fotografato perfettamente l'andamento del match e il percorso di crescita della squadra. «Eravamo sotto - ha detto la centrale biancorossa - abbiamo sofferto ma poi le nostre capacità e la grinta sono uscite. Nell’ultimo set ci abbiamo messo il cuore e l’abbiamo portata a casa. Sono contentissima davvero. Vedevo del potenziale in questa squadra, sin dalla preparazione ma dovevamo trovare la nostra strada. Ci siamo guardate in faccia, testa bassa, abbiamo lavorato e che credo che ora si stia vedendo tutto».

Le risorse dalla panchina - ancora una volta - sono state fondamentali, con il cambio in banda (Zakościelna per Orlandi) che nel quarto e quinto set della partita di ieri sera ha dato un impulso decisivo, per svoltare il match. Un segnale positivo anche per coach Alessandro Beltrami, che sa di poter contare su di un gruppo di atlete che “spinge” forte in allenamento e risponde bene e “presente” alle chiamate.

«Eravamo consapevoli che avremmo affrontato una battaglia senza appello. Ci siamo detti che sarebbe stata una grossa soddisfazione conquistare la semifinale ma non è questo il momento per pensarci – ha aggiunto il tecnico delle cocche biancorosse - Siamo stati bravi in tante piccole cose: a recuperare il primo e il terzo set e alla fine, nella stanchezza totale, ad avere una bella qualità, cosa che ha pagato. Zakościelna è una ragazza che sta lavorando, bisognava solo aspettare il momento utile e oggi è arrivato. Sono contento perché l’ha colto sull’onda di quello che lei sta facendo».

Il match contro Macerata di ieri sera ha anche rappresentato il primo grande test contro un’avversaria dell'altro girone, considerato da molti come il più accreditato della serie A2. Ma il campo ha parlato chiaro e detto altro: la Futura ha risposto orgogliosamente, dimostrando di avere tutte le carte in regola per competere ai massimi livelli. Macerata è una squadra quotata e costruita per puntare in alto, proprio come la Futura.

Dopo una partenza in sordina, la squadra di Busto Arsizio sta ora guadagnando, partita dopo partita, grande credibilità e rispetto, mettendo in evidenza un progetto solido e ambizioso. La vittoria contro le marchigiane, quindi, non è solo un successo sportivo, ma anche un ulteriore passo verso la conferma della Futura come una delle protagoniste della serie A2 di volley femminile.

Ora l’attenzione è rivolta al prossimo grande appuntamento contro Trentino, perché l'appetito vien mangiando. Così come la voglia di stupire... consapevolmente.

Alessio Murace

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