Aumentano sempre di più i volontari della “School in the desert” in India, la scuola fondata da una famiglia indiana e portata avanti dal bustocco missionario laico Giovanni Muggeri che qualche anno fa ha deciso di continuare a dare voce e speranza a oltre 200 bimbi della scuola situata nelle vicinanze di Puskar, cittadina nello stato di Rajasthan. Così unendo sei box coperti da un tetto in lamiera e completamente aperti senza pareti né infissi ha fatto tanto: si è preso a cuore la vita dei poveri ragazzi, dando alla loro esistenza un significato profondo.
E la scuola sta andando bene: “Passando tanto tempo per strada, diffondendo il progetto e sempre sorretto dall’amore di Dio – spiega Muggeri – siamo riusciti a portare avanti la nostra scuola. In questi mesi i bambini hanno scoperto la possibilità di sognare. Vivono in miseria, in contesti dove la direzione di vita è unica. Il nostro sogno è quello di avere un ricambio fisso di volontari. “Dare” è la forma di amore più pura».
Così con le donazioni in questo ultimo anno si sono realizzate tante opere: «Siamo riusciti a ritinteggiare la scuola – prosegue - a rifare la pavimentazione, ad acquistare 200 banchi nuovi, materiale di cancelleria, un pullmino per il trasporto dei ragazzi, alcune divise, giacche, ventilatori». Inoltre è stata portata avanti la manutenzione, sistemato il tetto di una parte della struttura. Ora i principali bisogni sono: la manutenzione del tetto dell’altra parte di struttura, pannelli solari fondamentali perché spesso va via l’elettricità (fare lezione in un luogo dove si raggiungono 50 gradi è molto difficile), filtri dell’acqua fredda (per il problema del calore).
«Il nostro sogno: garantire i pasti ad ogni bambino – è la speranza di Giovanni Muggeri - La spesa totale per un bambino all’anno è di 100 euro. Tutto ciò che si può fare è ben accetto. Accogliamo più persone possibili, cuore e anime che desiderano fare del bene».
Poi un secondo progetto, collaterale: accogliere dieci bambini che non potevano permettersi di pagare la retta annuale.
«L'obiettivo ambizioso è quello che piano piano questa realtà si possa avvicinare a diventare una missione – conclude - Mi piacerebbe fare capire quanto ognuno di noi possa essere di sostegno, di cambiamento e indispensabile anche solo con un piccolo gesto. Ogni tipo di donazione e contributo è ben accetto con la rispettiva ed immensa gratitudine.
Con il tempo mi piacerebbe che tanta gente venga a vedere con i propri occhi e con il proprio cuore questa realtà. E osservi anche le meraviglie di una cultura così ricca di spirito».
Per eventuali aiuti, il link: https://gofund.me/7f137130