/ Storie

Storie | 19 dicembre 2024, 10:51

Quel filo del lago Maggiore che conduce fino a Busto (e al fiore di Bianca)

L'imprenditore Riccardo Comerio rinnova la tradizione di Natale di un libro che sveli curiosità e faccia del bene. Raccontando Lesa e il Verbano, si vuole coronare un sogno: la casa di vacanza per la Fondazione Bianca Garavaglia

Lesa una delle località simbolo del lago Maggiore e il libretto di Comerio

Lesa una delle località simbolo del lago Maggiore e il libretto di Comerio

È una tradizione che ogni Natale Riccardo Comerio, imprenditore e presidente della Liuc, diffonda un libro svelando curiosità e facendo del bene. Missione possibile, aiutare il Monastero di Fermo. Quest'anno c'è un filo che unisce il Lago Maggiore a Busto Arsizio (del resto il Verbano è una delle patrie naturali dei bustocchi). Si tratta in realtà della riedizione del primo scritto dedicato a questo luogo incantevole, scritto che risale al 2019. 

Un omaggio anche a un'altra - piccola, ma solo di dimensioni - meraviglia: il lago d'Orta. Sono luoghi del cuore: molto spazio viene dato a Lesa (tra natura e industria c'è un filo ulteriore e vedremo perché), Solcio è particolarmente cara alla famiglia Comerio. Ma un altro legame con la nostra città viene dalla buona causa che sostiene quest'opera: si presenta infatti un prezioso progetto della Fondazione Bianca Garavaglia. «Un sogno di grandissima importanza per me ma ritengo per tutto il territorio - sostiene Riccardo Comerio - e tutta la collettività. La Casa del Fiore, iniziativa appunto della Fondazione, una casa vacanza al servizio di bambini in cura al Centro tumori di Milano e non solo».

Una serie di coincidenze spinge in questa direzione. Anche madre Cecilia Borrelli del convento benedettino di Fermo si unisce alla promozione e tra i primi sostenitori si trova Claudio Marenzi, patron di Herno, azienda che da Lesa porta con successo i suoi prodotti in tutto il mondo.

Il libro di Comerio -  che si intitola "Solciolago le bellezze ed i dintorni del Lago Maggiore" - parte da geografia, geologia e flora, passa da tappe memorabili quali Villa Taranto o il Giardino Alpinia, attraversa la storia anche con i Borromeo ed è pronto a raccogliere altri spunti, perché il lago è una creatura tanto misteriosa e unica quanto di tutti: diversi i testimonial che parlano del Verbano, a partire al presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi.

Pensando sempre a quel fiore che può germogliare, in una dimora di valenza storica, un ex asilo infantile voluto dal cavaliere avvocato Carlo Davicini nel 1906, in memoria del figlio Cesare Eugenio, detto “Genietto”, scomparso prematuramente. La Fondazione punta a inaugurare la casa, capace di ospitare fino a sei famiglie nello stesso periodo - nel 2025.  Anche grazie a queste pagine il giorno si avvicina.

Ma. Lu.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore