Un carrello pieno di regali per i bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell'ospedale di Busto Arsizio. Li ha portati, per il nono Natale consecutivo, Diego De Bernardi, fautore di questa splendida iniziativa che si ripete dal 2016. Prima con i calciatori delle squadre che, di anno in anno, ha allenato, ora con la maestre delle scuole Ada Negri di Sacconago, raccogliendo i fondi anche grazie alla generosità degli “avventori” della sua palestra Il Tempio dei Gladiatori. Il suo spunto da il la e ispira la generosità della gente, trovando, ormai, la preziosissima e fondamentale collaborazione di alcune insegnanti e del personale delle primarie sinaghine.
E così, anche per il Natale 2024, questo “miracolo” di bontà si è ripetuto nella giornata di oggi, al culmine di un'organizzazione partita già da qualche settimana. “Babbo Natale” e i suoi instancabili “elfi”, dopo aver impacchettato nell'aula dedicata a Daniela Migliaro, si sono presentati all'ospedale, accolti dal primario del reparto di pediatria Simonetta Cherubini, dai suoi medici e dai suoi infermieri. Trentaquattro pacchi trasportati su un carrello da dei moderni elfi che si muovono su e giù per il corridoio per regalare attimi di gioia ai piccoli ospiti, dai più piccoli, quasi minuscoli, ai più grandicelli, un paio di adolescenti che hanno amabilmente conversato con le maestre. A tutti indistintamente, genitori compresi, sorge immediato e spontaneo un sorriso che vuol dire felicità e gioia, per il regalo appena ricevuto ma anche e soprattutto per un gesto inatteso e per nulla scontato.
«Il regalo più grande – spiega, emozionata, la maestra Venere Carbisiero - lo fanno questi bambini e tutto il personale medico, a noi. La scelta dei doni, la preparazione, l'atmosfera, il clima che crea questo nostro progetto non ha prezzo. Vedo l'entusiasmo che ci mettono tutte le mie colleghe, me compresa, quando sappiamo che dobbiamo venire qua e incontrare questi meravigliosi bambini, stupiti e felici per pochissimo. Ringrazio il promotore Diego De Bernardi, e lo ringrazierò sempre, perché nel periodo che ci porta al Natale questa è l'esperienza più attesa e mi fa molto felice».
Giovanni Ferrario