Più Natale che mai, quando la festa riempie di amici la tua casa e quella casa è stata conquistata anche e soprattutto grazie a loro.
Casa, parola più calda e autentica di sede, quella di via Cinque Giornate per le Cuffie Colorate, a Busto Arsizio. Voluta fortemente, un'impresa difficile ma in cui l'associazione paralimpica non ha smesso mai di credere. Lo scorso anno, poche ore prima di Natale a Madonna Regina l'annuncio che ancora oggi non possiamo non rivedere senza avvertire le lacrime agli occhi. Quando il presidente Silvano Trupia conservava ancora un poco di prudenza, di pudore, nel dare l'annuncio e la sua voce si intrecciava a quello di Ciccio Vitali che non riusciva a non urlare subito «Ce l'abbiamo fatta»: momenti pazzeschi, subito una cosa sola con le urla di gioia.
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Le Cuffie sono queste due scintille che si incontrano, la tenerezza e la forza, e attirano tanti verso ogni loro missione. Sabato sera per la prima festa in casa, c'era il sindaco Emanuele Antonelli con l'assessore Alessandro Albani, poi tanti amici a partire dai presidenti di Inter e Milan Club (perché le Cuffie placano anche i derby), Betty Borroni e Antonello Castiglioni. Sempre presenti, il lato del calcio generoso, sceso in campo per le sue Cuffie, accanto al Pro Patria club e al Tigrotto 1919. La parola anche a Igino Portatadino, fondatore delle Cuffie, che in questo progetto ha a sua volta creduto fermamente.
Natale è stato sabato sera questa esplosione di gioia e di amicizia. La casa delle Cuffie funziona a meraviglia e ci viene da dire che chi attraversasse momenti di dubbio, scetticismo o scoraggiamento nella vita, potrebbe passare qui, lasciarsi contagiare da questi ragazzi e dagli amici che non si arrendono mai, compiere un tratto di strada con loro, scoprire la bellezza dell'esistenza oltre ogni ostacolo. Aiutando a realizzare altri sogni, riceverebbe tanta energia.
Buon Natale, quello vero, a casa, care Cuffie: voi vi siete meritati entrambi.