È la partita da dentro e fuori per la Pro Patria quella di domenica pomeriggio (ore 15) contro la Pergolettese allo Speroni? L'interrogativo appare forse esagerato per la tempistica (siamo solo al giro di boa del campionato) eppure racchiude riflessioni dettate dalla classifica. Entrambe sono piena zona playout appaiate a diciasette punti con i tigrotti meglio piazzati in virtù di una miglior differenza reti. Nelle ultime sei partite i cremaschi ne hanno vinta una, pareggiate due e perse tre; i bustocchi non hanno mai vinto, impattando quattro volte ed abbassando la testa le altre due.
Meglio dunque la Pergolettese? La fredda analisi dei numeri dice così. Ma, attenzione, i numeri non spiegano tutto; solo la valutazione delle prestazioni serve per avere un'analisi compiuta.
Sempre utilizzando il criterio dei numeri si scopre che sono innumerevoli le occasioni da rete costruite dalla formazione di Colombo e maldestramente buttate al vento dai vari punteros. Quelle “mangiate” a Lumezzane sono degne di un pranzo di Natale: mai si era visto una squadra buttare via una vittoria che sarebbe potuta essere larghissima, al netto della superiorità numerica per oltre un'ora di gara. Da mordersi le mani quelle create e sciupate contro l'Alcione e l'Atalanta Under 23, per fermarsi a queste tre gare.
Manca cattiveria e freddezza sotto la rete avversaria? Parecchia. Però una squadra che sa essere propositiva, che sa creare gioco, occasioni da gol, è una squadra che ha una sua struttura, una sua identità, un suo modo d'interpretare la partita a prescindere dai vari moduli i cui numeri lasciano il tempo che trovano più somiglianti a quelli dei rebus della Settimana Enigmistica. E il merito di tutto ciò va dato a mister Riccardo Colombo che già la scorsa stagione, al suo primo anno da allenatore, aveva da subito dato un'impronta alla Pro Patria.
È questa riconoscibilità che lascia sperare per il prosieguo di una stagione che porti fuori i biancoblù dalle sabbie mobili del fondo classifica. Se vai in campo e sai cosa devi fare perché lo provi e riprovi durante la settimana; se il gruppo rema tutto dalla stessa parte a cominciare dalla proprietà e dalla dirigenza, c'è solo da essere fiduciosi che la Pro riuscirà a custodire la categoria a maggior ragione a fronte di probabili rafforzamenti , imponendosi per l'ennesimo anno come l'unica realtà professionistica della provincia di Varese.
Certo devi fare gol altrimenti è come tessere la tela di Penelope. Giochi, ti impegni, sudi, costruisci, ma nel momento d'indossare il manufatto lo strappi per distrazione, per paura, per precipitazione. Ti fai solo del male. E, a lungo andare, potresti pagare il tutto a caro prezzo sotto il profilo psicologico.
Siamo sì quasi a metà stagione (mancano centottanta minuti), ma questo è il momento di essere incisivi, di guardare dentro se stessi e, quantomento, di ridurre gli errori. Dietro, la Triestina sembra aver trovato il filo di Arianna con in panca Attilio Tesser, il mercato di gennaio potrebbe regalare qualcosa alle due neo promosse Union Clodiense e Caldiero. Diventa quindi cruciale fare bene contro la Pergolettese per mettere sotto l'albero qualche gol che lo illumini.
Buon Natale tigrotti!