Un record nel record. A Busto Arsizio nell’anno scolastico 2023/2024 sono stati raccolti, per una buona causa, 5.557 paia di occhiali usati, il numero più alto a livello nazionale. E 303 sono stati quelli donati dagli alunni dell’Istituto Maria Immacolata, risultata essere la prima scuola cittadina per numero di pezzi recuperati.
Per questo oggi, 11 dicembre, l’Istituto di via Zappellini è stato premiato alla presenza dei rappresentanti dell’amministrazione comunale, sindaco in primis, e degli esponenti delle diverse realtà cittadine che hanno collaborato al progetto, tra cui i suoi promotori, i soci del Lions club Castellanza Malpensa.
Gli occhiali usati a favore di chi ne ha bisogno
Recuperare gli occhiali usati per donarli a chi, trovandosi in difficoltà, non ha la possibilità di comprarne un paio. Questo è lo scopo del programma dei Lions, proposto localmente dal Lions club Castellanza Malpensa e portato avanti grazie alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, di Confcommercio e del Comitato commercianti centro cittadino con il coinvolgimento di alcuni negozi di ottica e, appunto, delle scuole.
Una volta raccolti, lenti e montature vengono prima ricondizionati a Chivasso, nell’unico centro Lions italiano che si occupa di riciclaggio di occhiali da vista, e poi distribuiti a chi ne ha bisogno, piccoli e grandi, a Busto Arsizio, in Italia o nel mondo.
Gli attori del progetto e il ringraziamento ai bambini e ai ragazzi
Alla premiazione, condotta dalla vice presidente del Comitato commercianti Manuela Cova, hanno partecipato in rappresentanza del Lions club Castellanza Malpensa il presidente Sara Ugazio e il past president Pietro Grossi.
«A volte a fare del bene si impara da piccoli – ha detto la Ugazio agli alunni – e voi avete regalato un pezzo di vita a bambini come voi».
Grossi era presidente quando è stata avviata l’iniziativa nel 2023. «Come Lions ci occupiamo della vista da cent’anni – è stato il suo intervento – e ci siamo accorti che anziché buttare gli occhiali vecchi si può dare loro nuova vita”.
Per i bustocchi c’è poi un’altra buona notizia. «Abbiamo deciso – ha annunciato Susanna Besozzi, vicepresidente di Confcommercio Busto Arsizio e Medio Olona e fiduciaria per la categoria degli ottici - di offrire un esame visivogratuito alle persone con difficoltà economiche».
I complimenti dell’Amministrazione comunale
Mezza giunta comunale oggi era alla Maria Immacolata. L’assessore alle politiche educative Chiara Colombo si è rivolta ai bambini: «Siete arrivati primi in un valore essenziale, quello di donare agli altri».
Matteo Sabba, assessore alla sicurezza, polizia locale e sviluppo economico, ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme e di come «a volte anche una sola parola a chi è in difficoltà fa la differenza».
Paola Reguzzoni, assessore all’inclusione sociale e alla salute, ha voluto sapere dagli alunni se utilizzano tablet e cellulari. Alla platea di mani alzate ha rivolto una raccomandazione: «I dispositivi elettronici – sono state le sue parole – fanno male agli occhi per cui occorre usarli poco: i bambini che devono mettere gli occhiali infatti sono sempre di più».
Il sindaco Emanuele Antonelli ha posto l’accento sulla solidarietà bustocca, ricordando come siano tante le persone e le associazioni che fanno del bene. «Senza di loro – ha affermato – il Comune avrebbe difficoltà ad aiutare chi ha necessità. Ora anche voi siete entrati in una rete di solidarietà. Gli occhiali – ha aggiunto – serviranno per permettere alle persone di vedere meglio voi bambini, che siete meravigliosi, e le cose belle che ci sono in questo mondo». E, prima di invitare in Comune i piccoli discenti della scuola definita “d’eccellenza”, il primo cittadino non ha mancato di ricordare che comunque «il premio maggiore è dentro di voi perché fare del bene fa bene».
Maria Immacolata, a Busto e nel mondo
La Madre Superiora, Maria Luisa Oggioni, ha ringraziato gli alunni e i loro genitori. «Progetti come questo – ha detto – ci aiutano a portare avanti la nostra missione educativa». Lei ha ritirato, a nome di tutto l’Istituto, l’attestato e il microscopio assegnato dai Lions.
Alla premiazione è intervenuta anche la precedente Superiora della scuola, Madre Valentina Pozzi, attualmente Superiora Generale delle Suore della riparazione, da poco atterrata dal Myanmar, un paese travagliato dalla guerra dove la congregazione è presente con più di 400 suore. «Da tre anni – ha riferito Madre Valentina – i bambini e i ragazzi del Myanmar non possono andare a scuola. Ma noi la scuola la facciamo di nascosto, tra le bombe, inventandoci mille modi per farlo. Questa iniziativa ha lo sguardo aperto sul mondo, un mondo che tutti insieme possiamo migliorare».
Di più, è un “atto di riparazione”, per dirlo con le sue parole. «Anche voi - ha affermato la Superiora generale - siete un po’ riparatori, come noi suore della riparazione, anche se non avete il velo. Infatti tutto ciò che si fa per amore e per il bene è riparazione. E il mondo ha bisogno di essere riparato». «Dobbiamo continuare ad unire le forze per il bene – ha concluso Madre Valentina spronando gli astanti a non scoraggiarsi mai – ovunque possiamo farlo».